feb 25, 2014 Luigi Liberti Musica, Spettacolo 0
Londra. Vincitore di sette Grammy come “produttore del decennio” con 100 milioni di dischi venduti, ispiratore e collaboratore artisti del calibro di Jay-Z, Gwen Stefani, Britney Spears, Justin Timberlake, Madonna ed i Rolling Stones, candidato al prossimo Oscar per la miglior canzone originale con Happy, colonna sonora del cartone Cattivissimo me 2, in testa alla hit parade in quattordici paesi, di cui è autore, interprete e pure regista nel video più lungo della storia, 24 ore in cui si alternano a cantarlo centinaia di persone oltre a lui, bambini e anziani, belli e buffi, sconosciuti e famosi, tra cui Steve Martin, Magic Johnson, Jamie Foxx. Abbiamo incontrato Pharrell Williams, alla vigilia del suo nuovo album Girl (esce il 4 marzo).
Come fa un produttore a diventare cantante?
“Ho sempre suonato e cantato, naturalmente, ma poi un giorno gli amici della Sony mi hanno detto: vorremmo che tu facessi un album da solo. Non mi ero mai sognato che qualcuno volesse sapere cosa avevo in testa e nel cuore. Mi sento come un bambino goloso, chiuso nella fabbrica di cioccolato di Willy Wonka. E questo che vi sto facendo sentire è il risultato”.
Una canzone dell’album l’avevamo già sentita, però: Happy. Di che cosa è così tanto felice?
“Quando mi hanno offerto di scrivere e poi interpretare un brano per Cattivissimo me, ho passato un periodo difficile, di frustrazione artistica. L’ho scritta nove volte, prima che venisse fuori la cosa giusta, quella canzone. Ho dubitato di me stesso. Ma quello che avevo dentro era gioia pura per l’opportunità che mi era stata data. E l’obiettivo era non solo di esprimere la mia felicità, ma di fare felici tutti quelli che l’ascoltassero. Spero di esserci riuscito”.
Perché l’album s’intitola Girl, anzi G I R L, lettere maiuscole e staccate una dall’altra, come la produzione sottolinea che andrebbe scritto?
“È il mio modo di ringraziare le donne per tutto quello che hanno fatto. È la mia ode alle donne. Io penso che le donne sono il centro dell’universo. La società non ha ancora riconosciuto a sufficienza la loro importanza, ma succederà. Le donne potrebbero fermare il mondo, se smettessero di lavorare; e mettere fine alla nostra specie, se non facessero più figli. Un giorno saranno pagate come gli uomini e tutto cambierà. Io aspetto il giorno in cui il 75 per cento dei presidenti e primi ministri della terra saranno donne. Allora sì che saremo più felici”.
Però nei video musicali da lei prodotti ci sono donne mezze nude, donne in pose sexy, un punto di vista che qualcuno può giudicare sessista.
“I miei video riflettono la mia passione per le donne. Per me sono belle, bellissime, e mi va di mostrarlo. È sessista che in un museo le statue di donne siano a seno nudo? E poi attenzione, nei miei video le donne danzano con il seno di fuori, ma non fanno niente di sessuale o di umiliante. Non lo permetterei. Ho profondo rispetto per le donne”.
Cos’è la bellezza per lei?
“È quello che esprimo in Marilyn Monroe, una delle canzoni dell’album. La bellezza non è solo quella di Marilyn, non ce n’è un tipo solo. La diversità è bellezza”.
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