feb 26, 2018 Marcello Martino Home Page, Spettacolo, Teatri 0
Debutto nazionale, mercoledì 28 febbraio alla Sala Bartoli, per il cartellone Prosa del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: va in scena un nuovo spettacolo di produzione, da tre racconti dell’importante autore triestino Mauro Covacich. Si tratta di “Anomalie” che prende il nome dalla raccolta da cui sono tratti i diversi testi.
Testi che compongono da un lato una riflessione universale e emozionante sul tema della guerra, e contemporaneamente ripercorrono il conflitto nell’ex Jugoslavia che viene usato come pars pro toto per raccontare di atrocità ancora attuali.
«Ogni parte del trittico – spiega Igor Pison, l’ottimo regista cui è stato affidato questo significativo lavoro con la Compagnia Stabile – presenta una peculiarità estetica e poetica, perché viene filtrata dal personaggio che la racconta. Anche il lavoro sugli attori della compagnia è stato portato avanti in questa direzione: si mischiano infatti realismo e formalismo. La guerra è una situazione che nega la vita. Tutti ne sono possibili e potenziali vittime»
Pison ha già lavorato con successo con gli attori della Compagnia Stabile ed in questo spettacolo dirige con l’intensità e la meticolosità che lo contraddistinguono Filippo Borghi, Federica De Benedittis, Andrea Germani e Riccardo Maranzana.
Il colto e potente linguaggio registico di Pison saprà valorizzare al massimo i tre diversi “sguardi” sulla guerra della ex Jugoslavia, restituiti da Covacich «proprio negli anni – scrive – in cui mi stavo abituando a pensare alla guerra come a un’esperienza televisiva».
È anche in ciò il senso dell’operazione progettata dallo Stabile regionale: nella dura presa di coscienza che il dolore, l’atrocità e l’insensatezza appartengono a ogni guerra, ad ogni tempo e che non si tratta mai, purtroppo, di orizzonti lontani. Ed è particolarmente inquietante sottolinearlo, riferendosi ad una guerra che un paio di decenni fa ci ha sfiorato appena, e mentre i media propongono le terribili immagini della Ghouta dove civili indifesi sono rimasti intrappolati nello scontro fra siriani e ribelli.
In “Anomalie” si inizia seguendo un gruppo di ragazzi di Sarajevo, che marinano la scuola per giocare una partita a pallacanestro: ma è la loro quotidianità che dovrebbe sferzarli d’adrenalina… Il campo di basket – come il posto di lavoro, la scuola, il mercato – si raggiungono sfidando la mira dei cecchini, abbassandosi sul tram sotto il fuoco degli spari, tentando di schivare la paura dei campi minati. La vita continua, nonostante tutto.
Il secondo personaggio invece sta “dall’altra parte”: è un cecchino, che in cima a un palazzo, sceglie con cinica crudeltà le sue prede e ne immagina la vita. Ma presto diverrà a propria volta una preda. Infine l’amore disperato e struggente di due giovani, tormentati dall’odio di razza e di religione, soffocati dall’arroganza di chi ha deciso dei loro destini, privandoli di ogni possibilità di futuro.
“Anomalie” di Mauro Covacich va in scena nella regia di Igor Pison: ne sono interpreti Filippo Borghi (Carceriere/ Zarco), Federica De Benedittis (Carceriere/ Mariana), Andrea Germani (Capitano/ Vlado), Riccardo Maranzana (Cecchino).
Le scene e i costumi sono di Petra Veber, le luci di Davide Comuzzi.
La produzione è del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
Mauro Covacich è nato a Trieste nel 1965. Ha scritto diversi libri di narrativa, tra cui: “Anomalie” (Mondadori 1998, Bompiani 2015), “L’amore contro” (Mondadori 2001, Einaudi 2009), “A perdifiato” (Mondadori 2003, Einaudi 2005), “Fiona” (Einaudi 2005 e 2011), “Trieste sottosopra” (Laterza 2006), “Prima di sparire” (Einaudi 2008 e 2010), “A nome tuo” (Einaudi 2011), “L’esperimento” (Einaudi 2013), “La sposa” (Bompiani 2014), “La città interiore” (La Nave di Teseo, 2017).
happy wheelsott 25, 2024 0
ott 24, 2024 0
ott 15, 2024 0
ott 14, 2024 0
ott 09, 2024 0
ott 01, 2024 0
lug 29, 2024 0
ott 06, 2023 0
ott 01, 2013 6
mag 22, 2009 5
11 years ago
11 years ago
11 years ago
11 years ago