lug 05, 2013 Redazione Cinema 0
Roma. A quasi 79 anni Sofia Loren è tornata a girare un film. Era dal 2010, l’anno in cui interpretò il ruolo di sua madre Romilda nel film televisivo La mia casa è piena di specchi, che Sofia non recitava. Dietro al ritorno davanti alla cinepresa c’è un regista in grado di regalarle emozioni: suo figlio Edoardo. Undici anni fa l’aveva diretta nel drammatico Cuori estranei e, da bambino, aveva recitato accanto a lei nella commedia di Ponzi Qualcosa di biondo. Il film che Sofia e il quarantenne Edoardo girano in questi giorni è “La voce umana”. Ispirato al famoso testo teatrale scritto da Cocteau nel 1930 e sullo schermo cavallo di battaglia di Anna Magnani (nell’episodio L’amore, diretto da Rossellini), ha una protagonista unica: una donna al telefono con l’amante che l’ha lasciata, gettandola in preda alla disperazione e a propositi suicidi. La novità è data dal fatto che la Loren reciterà in napoletano il lungo, straziante soliloquio che da oltre ottant’anni dà i brividi agli spettatori di tutto il mondo. Le riprese dureranno per tre settimane e si svolgeranno tra Roma (gli interni), Napoli (gli esterni) e Ostia, dove si svolge una piccolissima parte della storia e dove ieri mattina Sofia e Edoardo, malgrado l’ampio servizio di sicurezza, sono stati colti dal fotografo. Arrivati all’alba e ripartiti intorno alle dieci alla volta del Vesuvio, hanno scelto lo stabilimento Vecchia Pineta (utilizzato anche da Woody Allen in To Rome with Love) per girare una sequenza del film: quella in cui Sofia, abito bianco e rosso anni Cinquanta e sciarpa di chiffon al collo, passeggia lungo la passerella dello stabilimento.
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