set 02, 2011 Redazione Cinema, Home Page 0
VENEZIA – Tanto rumore per nulla verrebbe da dire. Tutti ad aspettare la strombazzatissima scena di sesso bollente tra Monica Bellucci e Louis Garrel nel film Un été brûlant di Philippe Garrel e poi, all’anteprima con qualche fischio e risate involontarie, tutto si è risolto con una sequenza di nudo più casta de La maja desnuda di Francisco Goya. Nelle scorse settimane è stata messa in giro la voce (ad arte per far parlare di un film che alla visione non ha dimostrato altri grandi interessi?) che la nostra Monica Bellucci sarebbe apparsa in un nudo frontale integrale. La Bellucci appare sì come mamma l’ha fatta, morbida e burrosa proprio come la donna ritratta nel famoso quadro spagnolo, ma, grazie allo strategico sollevamento di una gamba, il tutto appare in definitiva molto castigato.
Ancora non sappiamo se la versione che abbiamo visto è quella originale oppure se ci sono stati dei tagli dell’ultima ora. Oggi il film passa in concorso e forse il regista e la protagonista sapranno svelare il mistero. Sempre che di mistero si tratti. Un été brûlant racconta una pallida storia d’amore con conseguente crisi (come nelle altre due pellicole di Polanski e Madonna presentate nella stessa giornata alla Mostra) tra un pittore (Louis Garrel) e un’attrice (Monica Bellucci), narrata in flashback a partire dal suicidio del protagonista. «Si tratta di una pellicola – ha dichiarato Monica Bellucci in una recente intervista a Paris Match – sull’arte e sulla difficoltà di amare. L’amore è molto difficile, perché in un certo senso la norma è vivere da soli. Sono sempre stata molto indipendente. In due, diventa complicato. Al tempo stesso l’amore è vitale, è ciò da cui dipende la nostra felicità. Ma non m’identifico con il mio personaggio: ama ancora come una bambina. Continua a pretendere di essere amata in modo assoluto, e la cosa non può durare».
Previsioni. Monica Bellucci e “Un été brûlant” non scuotono il pubblico durante la proiezione al Festival di Venezia e sulla lavagne dei bookmaker esteri fanno un passo indietro nella corsa per il Leone d’Oro. Il film di Philippe Garrel, come riporta Agipronews, sale da 9,00 a 10,00 sul tabellone dell’agenzia Victor Chandler. Il favorito – in attesa del “debutto” di oggi – è sempre “A dangerous method” di David Cronenberg, a 8,00, raggiunto alla stessa quota e a sorpresa dal thriller “Tinker, tailor, soldier, spy”. Bene anche “Carnage”, che dopo gli applausi di ieri si fa avanti a 9,00.
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