ott 03, 2012 Luigi Liberti Cinema, Home Page 0
Roma. Poco meno di 8 milioni di dollari, e già un milione incassato tra la Finlandia, Germania e Australia. “Iron Sky”, film tra parodia e fantascienza, arrivera’ in Italia dall’ 11 ottobre, distribuito da Moviemax e coprodotto dai fan sul web. Ambientato nel 2018 racconta la storia di nazisti che nel 1945 sono fuggiti sulla Luna dove hanno costruito una nave spaziale ed ora sono pronti a conquistare la Terra. Ma ciò che fa di “Iron Sky” un progetto speciale, è la fattiva collaborazione tra i filmmaker e la web community. Il team di “Iron Sky” è in contatto con 250.000 fan a settimana: 100.000 “incontrati” su YouTube, 60.000 su Facebook, 60.000 sul sito ufficiale del film e così via. Numeri in crescita costante. Tutti i fan di “Iron Sky” hanno offerto il loro contributo al film con l’invio di idee, finanziamenti e promozione. Come regista Timo Vuorensola, un 32enne finlandese che è anche il vocalist di una band black metal: “La musica è il mio hobby e canto ancora con gli Älymystö, ma l’idea di questo film mi è venuta in una sauna assieme al mio amico scrittore Jarmo Puskala. Iron Sky è intrattenimento per il grande schermo, ma volevo anche evidenziare il numero crescente di adepti della destra in tempo di crisi finanziaria. Iron Sky è molto meglio di quanto osassi sperare: era un grande puzzle e poteva andare malissimo, ma siamo riusciti a tenere insieme i pezzi e farli andare. Il film funziona, non potrei chiedere di meglio. Spero di poter continuare a fare fantascienza, con una serie tv e un altro film, magari su scala internazionale”.
RECENSIONE- Una navicella spaziale americana atterra sulla faccia nascosta della Luna, proprio mentre tocca il suolo lunare gli astronauti si preoccupano di far scendere ai lati della navicella dei poster con uno slogan ricalcato su quello che ha permesso di vincere le presidenziali americani ad Obama. Però l’effigie del presidente che è lì rappresentata è di una sosia di Sarah Palin, la candidata ultraconservatrice che si presentò assieme a McCain contro Obama. Tutto il film è una parodia di quello che potrebbe essere un Quarto Reich, con tanto di palazzo a forma di svastica, scuole che insegnano ai bambini che Charlie Chaplin un giorno girò un cortometraggio di dieci minuti intitolato Il Grande dittatore per raccontare di come il mondo fosse al sicuro nelle mani capaci e affettuose del Fuhrer, per finire all’astronauta catturato che è nero, parla uno strano idioma da neri e quindi deve essere sottoposto d’urgenza al trattamento d’urto con l’”albinizzatore”, una sostanza chimica che crea i perfetti ariani. Sono 80 minuti di situazioni sopra le righe, sfottò a più non posso contro il Nazismo ma anche notazioni aguzze sulla situazione politica attuale ( tipo la ricerca ossessiva del politically correct non per reale convinzione ma solo come mezzo per procacciarsi voti in una politica tutta apparenza e niente sostanza). Iron Sly fila che è un piacere, è ricco di trovate buffe e spiritose e ha quell’aria da sberleffo nonsense che riporta a gloriose parodie del passato in un fitto gioco di citazioni. Nonostante il budget piuttosto risicato l’intelaiatura visiva è più che convincente e anche la battaglia che infuria nella seconda parte del film in cui astronavi simili a Zeppelin “partoriscono” navicelle più piccole che sembrano rubate ai film anni ’50, visivamente è notevole grazie ad un uso intelligente e non invasivo della computer grafica.
foto emozioni di Alfonso Romano
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