ago 12, 2009 Marcello Martino Spettacolo 0
“Se l’educazione è la conquista reale dell’autonomia. Noi dobbiamo fornire all’essere umano un metodo che lo aiuti ad affrontare la vita.” Parola di Maria Montessori. Nel mese in cui si celebra la Giornata Internazionale della Gioventù – 12 agosto 2009 – Hallmark (Sky – Canale 127) dedica lo speciale Donne nel mito in onda venerdì 14 agosto alle 21:00 alla famosa pedagogista marchigiana che basò la sua vita sullo studio dell’educazione infantile. Foto, documenti video e un’intervista esclusiva a Luciano Mazzetti, Presidente del Centro Internazionale Montessori per ripercorrere la vita e la carriera di una donna unica che ha saputo inventare un metodo educativo esportato in tutto il mondo.
Donne nel mito è una serie di brevi pillole prodotta da NBC Universal Global Networks Italia per svelare l’altra parte della storia, quella scritta dalle donne, rivelata dalle sue protagoniste: da Lady Diana a Maria Callas, Jacqueline Kennedy, Margaret Thatcher e molte altre. Vite straordinarie ed intense delle figure femminili del ‘900 che hanno saputo toccare i cuori e suscitare l’ammirazione del mondo. Un compendio dedicato alle donne di sempre e raccontato con l’eleganza che contraddistingue il Canale.
Nata nel 1870 a Chiaravalle, un piccolo paese delle Marche, Maria Montessori è una delle prime donne a laurearsi in medicina dopo l’unità d’Italia. Diventa madre di un bambino avuto con un uomo che non rimarrà con lei e questo evento segnerà per sempre la sua vita. In un’epoca nella quale il pensiero pedagogico era ancora piuttosto arretrato, Maria si avvicina alla psicanalisi iniziando ad interessarsi allo studio dei bambini definiti “anormali”. “Lei recupera come maestri due neuropsichiatri francesi, Itarde e Seguin da cui nasce tutta la neuropsichiatria infantile e tutta la grande tradizione della pedagogia contemporanea.” “All’epoca un bambino autistico era un bambino che la scienza non riusciva a definire e diceva pertanto che non si poteva curare…” “Itarde dice che questi bambini si possono curare, Maria dice invece che si possono educare” “Il bambino dice sempre: se faccio capisco. E quindi l’importanza del fare che precede sempre il pensare. Una scuola in cui i bambini lavorano vale molto di più di quella in cui i bambini ascoltano. I bambini che ascoltano hanno problemi di apprendimento. I bambini che fanno riescono decisamente ad apprendere.” Luciano Mazzetti. Nasce così il metodo Montessori che viene subito sperimentato nella Casa dei Bambini da lei fondata nel 1906 nel quartiere romano di San Lorenzo. “Lei la chiama casa dei bambini. Una casa che i bambini possono vivere. Possono fare esperienza. Questa esperienza se la portano dietro tutta la vita.” Il “metodo” varca rapidamente i confini nazionali diventando famoso in tutto il mondo. Forte dei suoi successi, la Montessori viene ben presto presa ad esempio da Mussolini. “Mussolini dichiara che l’Italia si fonda sulle 3 M: Mussolini, Marconi e Montessori. Tuttavia resosi conto che il ‘metodo’ porta all’indipendenza dell’individuo ben presto la emargina e chiude le scuole montessoriane” E’ il 1934 e per Maria è il momento dell’esilio. Un esilio che sarebbe durato fino al 1947. Con le seguenti parole Maria Montessori ricorda quel periodo: “Mancavo dall’Italia fino dal 1934. L’anno in cui hanno chiuso tutte le scuole con il mio metodo. Rimasi in Europa fino al 1939 poi andai in India e lì sono rimasta per sette anni dei quali per cinque anni fui internata come nemico italiano. Io non potevo andare nei vari luoghi ma venivano da tutte le parti gli indiani a me. In questo modo ho potuto preparare circa 1500 maestri.” Maria Montessori scompare nel 1952. 22000 scuole in 110 paesi del mondo continuano a formare milioni di bambini secondo il suo “metodo” che l’ha fatta entrare di diritto nella storia.
Fonte: Ufficio stampa NBC Universal
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