giu 19, 2013 Luigi Liberti Musica, New York 0
New York. Migliorarsi è difficile, ma non per Pino Daniele. Il cantautore partenopeo, dopo i concerti sold out del 2012 a New York, Boston e Washington, è tornato negli Stati Uniti per un tour molto apprezzato prodotto e organizzato da Blue Drag e Massimo Gallotta. Lo scorso anno incantò il pubblico dell’Apollo Theater con una performance straordinaria per la qualità della sua musica e per il calore con cui è stato accolto. L’occasione allora era la presentazione della “Grande Madre”, il suo cd che ha riscosso nel corso di quest’anno una notevole accoglienza da parte di critica e pubblico. Quest’anno, invece, il 18 e 19 giugno Pino ha deliziato il pubblico dello Stage48 di New York con uno spettacolo che rientra negli eventi promossi dall’Anno della Cultura negli Stati Uniti.
Napul’è nella Grande Mela. Napoli al centro del mediterraneo con alcuni pezzi che hanno dentro l’Africa. E’ questo il tema dello spettacolo di Pino Daniele come sempre attento a rivendicare la centralità della cultura napoletana nel mediterraneo. Con Pino un “pezzo” di Napoli, raccolto negli ultimi concerti realizzati all’ombra del Vesuvio: James Senese, Antonio Onorato, Enzo Gragnaniello, Tony Esposito, Joe Amoruso e Tullio De Piscopo. Il risultato di questo connubio di artisti è un omaggio sia a Napoli che all’America con una musica che richiama tutte le sue canzoni, dal classico al blues. Ma soprattutto un omaggio alla musica che si nobilita grazie all’amicizia: un tributo all’amicizia tra le note. Non è mancato un tocco multietnico rappresentato dalla cantante del Senegal che canta con Pino in inglese, francese, napoletano e Italiano. Pino Daniele è da sempre molto vicino alla musicalità del Nord Africa, alla cultura bizantina, e alla fusione di stili. E lo dimostra anche questa volta connettendo la canzone popolare napoletana anche al Jazz, dando vita ad un concerto che richiama, coltiva e combina radici, ma guarda al futuro. Pino attraverso un mashup di sonorità ha riportato l’Africa in America, passando per Napoli e ripetendo la stessa atmosfera dei concerti tenuti nella città partenopea in cui tutti suonano e si divertono in cerca delle più diverse combinazioni.
L’intervista. Le collaborazioni musicali di Pino Daniele sono tante e di primissimo livello: Ralph Towner, Yellow Jackets, Mike Mainieri, Danilo Rea, Mel Collins, Pat Metheny, Al di Meola, Wayne Shorter, Luciano Pavarotti, Eric Clapton.
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