apr 26, 2016 Marcello Martino Spettacolo 0
L’icona della musica progressive rock per eccellenza, Steven Wilson, già leader dei Porcupine Tree e importantissima figura della musica internazionale, è pronto a conquistare il nostro paese con due imperdibili concerti nei prossimi giorni, l’unico dei quali al nord è in programma domani, martedì 26 aprile al Politeama Rossetti di Trieste (inizio alle 21.00), al quale seguirà poi il live di Firenze del giorno seguente. L’attesa data triestina dell’artista britannico è co – organizzato da Zenit srl e Comune di Trieste, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, il Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Live Nation Italia, e inserita nel pacchetto Music&Live dell’Agenzia PromoTurismoFVG. I biglietti per lo spettacolo saranno ancora in vendita alla cassa del teatro e nei punti autorizzati Ticketone per tutta la giornata di domani.
Dopo “Hand. Cannot. Erase.”, eletto disco dell’anno dalle riviste musicali di mezzo mondo, Steven Wilson, leggenda vivente del progressive rock, nonché mente e anima del progetto Porcupine Tree, ha pubblicato, lo scorso 22 gennaio, il suo nuovo e quinto album da solista dal titolo “4 ½” . Un titolo non casuale per il nuovo disco, concepito, come affermato dallo stesso Wilson, come un ideale ponte fra il precedente e il prossimo lavoro in studio. L’album comprende 6 nuove tracce per un totale di 37 minuti di grande musica; 4 sono nate durante le session delle registrazioni di “Hand. Cannot. Erase.” e una durante quelle di “The Raven thet Refused to Sing”. La traccia finale è una versione di “Don’t Hate Me”, brano in origine risalente ai Porcupine Tree del 1988, ora basata su una registrazione vocale effettuata durante l’ultimo tour Europeo con aggiunte successive da studio. Le voci di questa nuova versione sono fonte di un duetto tra Steven e Ninet Tayeb.
Steven Wilson, classe 1967, fonda negli anni ‘80 i suoi due gruppi principali, i Porcupine Tree e i No-Man insieme a Tim Bowness, che lo accompagnerà per il resto della sua carriera musicale. In ambito solista, il suo primo vero lavoro originale è “Insurgentes”, registrato tra gennaio e agosto 2008. “Grace for Drowning” è invece il secondo disco, pubblicato nel 2011, opera che ha ricevuto una nomination ai Grammy. Il 2013 vede la pubblicazione del terzo “The Raven That Refused to Sing (And Other Stories)”, in cui ogni traccia parla di una storia soprannaturale. L’album è un grande successo di critica e vendite e vince il premio “Progressive Album of The Year” al Progressive Music Awards 2013. Del febbraio 2015 è invece “Hand. Cannot. Erase.”
Sul palco di Trieste Steven Wilson sarà accompagnato dalla fidata band che lo ha affiancato in studio: Dave Kilminster alle chitarre, Nick Begs al basso, Adam Holzman alle tastiere e Craig Blundell alla batteria. La prima parte del concerto sarà dedicata ai brani di “Hand. Cannot. Erase”, lavoro che omaggia il prog rock dei 70 con chiari riferimenti a Yes, Rush, King Crimson, Genesis, Jethro Tull e Pink Floyd, ma con tutta la personalità che ha fatto di Wilson il personaggio principe della scena progressive rock.
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