lug 26, 2009 Marcello Martino Spettacolo 0
Studio Universal (Premium Gallery sul Digitale Terrestre) presenta in Prima TV in Italia Honeydripper, ultima fatica del 2007 targata John Sayles, lunedì 27 luglio in seconda serata nell’ambito dello spazio Lost & Found dedicato ai tesori dimenticati del cinema. Candidato a numerosi riconoscimenti e vincitore del San Sebastian International Film Festival, il film è un omaggio alla cultura musicale afro-americana. Uscito a New York e Los Angeles a Natale 2007, è stato distribuito in Europa solo in Gran Bretagna e in Spagna. Ora la TV del cinema da chi fa cinema riscopre questo piccolo gioiello della filmografia di Sayles, una delle personalità più originali nel panorama del cinema indipendente americano, in versione originale con i sottotitoli in italiano.
Harmony, Alabama, 1950. Una sera come tante altre, mentre il vicino locale di musica rock straborda di giovani, il music club Honeydripper è un a un passo dalla bancarotta. Il proprietario, Tyrone Purvis (Danny Glover) deve fare qualcosa. Bertha Mae (Dr. Mable John), la cantante blues che vi si esibisce di solito, ormai matura, non attira più il pubblico di una volta. Per salvare la baracca, Tyrone ingaggia la star del momento, Guitar Sam, astro emergente della scena rock di New Orleans. Il problema è che non ha ancora realmente scritturato l’artista. Nel frattempo, la giovane speranza della chitarra Sonny Blake (Gary Clark Jr) arriva in paese per esibirsi all’Honeydripper ma lo sceriffo Pugh (Stacy Keach), che lo sorprende a vagare per le campagne, lo arresta subito per vagabondaggio.
Dopo Fratello di un altro pianeta (The Brother from Another Planet, 1984), Amori e amicizie e La costa del sole (Sunshine State, 2002), con Honeydripper Sayles riapplica l’approccio d’insieme tipico di molti dei suoi film precedenti, come Lone Star, City of Hope, Sunshine State, riprendendo il suo personale viaggio nella cultura e nel vissuto della comunità afro-americana e dando vita a personaggi e situazioni estremamente variegate. Un racconto corale che si snoda all’interno della comunità nera locale e soprattutto gioca sulla tensione tra il luogo di ritrovo del villaggio, Honeydripper, il locale di Tyrone, e la chiesa. La musica è il reale fulcro del film, grazie alle performance registrate dal vivo di svariati nomi prestigiosi della musica nera come Keb’ Mo’, Dr. Mable John e Arthur Williams, che si sono esibiti tutti rigorosamente in presa diretta. Un film di grande sentimento, dove il diavolo e il buon dio si litigano le anime dei protagonisti a colpi di gospel e rock ‘n’ roll. Da sottolineare la direzione delle luci, affidata all’inglese Dick Pope, abituale operatore di Mike Leigh, che con i suoi toni caldi è stata decisiva nel valorizzare le location dell’Arizona.
Fonte: Ufficio Stampa NBC Universal Italia
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