feb 24, 2012 Redazione Home Page, Sport 24 0
Un’emozione lunga diciotto anni, tanti quanti ne sono trascorsi dal drammatico gesto compiuto quell’infausto 30 maggio del ’94, a San Marco di Castellabate. Sì, proprio il piccolo centro del salernitano dov’è stato girato Benvenuti al Sud. Aveva scelto proprio San Marco per vivere. E lì a San Marco ha deciso di togliersi la vita. Agostino Di Bartolomei è stato ricordato, questa mattina, a Trigoria, quartier generale dell’A.S. Roma, che gli ha intitolato un campo al centro sportivo “Fulvio Bernardini”.
Sono stati centinaia, i tifosi giallorossi, che hanno reso omaggio al celebre capitano giallorosso, campione d’Italia nell’82. L’anno in cui l’Italia saliva sul tetto del mondo, la Roma saliva sul tetto d’Italia. “La fascia al braccio, la Roma nel cuore – Grazie Ago”: questo lo splendido striscione esposto al coro di «Agostino Gol». C’erano, naturalmente, anche la moglie Marisa e il figlio Luca, insieme a diversi calciatori del passato e i due “capitani” del presente, Francesco Totti e Daniele De Rossi: l’amministratore delegato della squadra, Claudio Fenucci, il direttore generale Franco Baldini, il direttore sportivo, Walter Sabatini, il responsabile del settore giovanile, Bruno Conti, e i calciatori di ieri come Franco Tancredi e Sebino Nela.
«L’idea di investire nelle strutture sportive è partita dalla volontà della nuova società – ha spiegato l’ad della Roma, Claudio Fenucci -. Intitolare il campo A (quello della Primavera, ndr) ad Agostino Di Bartolomei si pone come un passaggio ideale da un grande passato al futuro della Roma».
Il dott. Maurizio Stroppiana, Amministratore Delegato di Mondo S.p.A., la società che ha realizzato il campo ha dichiarato: «È un onore essere qui, è un piacere. Abbiamo strutturato questo campo con le moderne tecnologie esistenti. Lavoriamo ormai da anni con l’As Roma e ne siamo onorati. Il sintetico in Serie A? Sono convinto che potrà coesistere con l’erba naturale».
E alla domanda sul perché finora nessuno avesse mai pensato a un’iniziativa simile la moglie Marisa, in merito, ha dichiarato: «Non so perché, diciamo che ogni cosa è giusta al momento giusto. Dovevano venire forse delle persone giuste e sensibili, e pulite e belle come Agostino per far sì che Agostino tornasse a casa».
Sulle note del «Gladiatore», sono sfilati quello che lo speaker dell’evento ha definito «i 51 capitani del futuro»: 51 calciatori del ’99, tutti con sulle spalle il numero 10 e la scritta “Ago”.
Il figlio, Luca Di Bartolomei, ha ringraziato «tutti, specie ai tifosi, che ci hanno fatto sentire Ago sempre vicino. Grazie per aver ricordato che Ago a Trigoria è di casa. Noi siamo depositari di qualcosa per i nostri figli e io credo che in questo senso il ricordo di Ago possa aiutare tanto. Oggi ci avete restituito qualcosa di enorme».
Franco Baldini, dg giallorosso, ha spiegato com’è nata l’idea: «Ad ottobre abbiamo visto il film su Agostino al Festival del Cinema e, all’uscita, ci siamo detti che Ago doveva avere il posto che merita – ha detto Baldini – La storia di una società è fatta di momenti e di azioni, ma soprattutto di uomini: Agostino ha rappresentato, rappresenta e rappresenterà sempre la storia della Roma, ed oggi è tornato a casa».
A margine, è intervenuto anche l’assessore provinciale allo Sport, Patrizia Prestipino: «Per me, che non ho mai fatto mistero di essere romanista, è stata una grandissima emozione. È un segnale ed un riconoscimento ad un grandissimo giocatore che amava tantissimo la Roma, al figlio Luca e alla sua famiglia, che tanto hanno fatto in ricordo di Ago. Come assessore allo Sport della Provincia di Roma sono fiera che questo riconoscimento sia arrivato ad Agostino Di Bartolomei».
Servizio e foto di Michele Pilla
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