feb 15, 2014 Alessandro Pagano Sport 24, Sport USA 0
Roma. Inizia l’All Str Weekend con il Rising Stars Challenge in una New Orleans rivitalizzata da uno degli eventi più attesi negli Stati Uniti. L’arena non è gremita come il sabato e la domenica, le star a bordo campo sono in quantità minore ma la qualità vista in campo e a referto è di gran lunga superiore a quella delle edizioni passate. Si scherza nelle interviste che precedono la gara, con un Grant Hill che carica i suoi per vincere mentre un Chris Webber più flessibile e incline al divertimento. Lo Smoothie King Center è esternamente coloratissimo, così come le calze e le scarpe da gioco di ogni singolo giocatore nei roster delle due squadre e il solito Craig Sager che sforna un rosso sgargiante per esordire in questo lungo weekend. Hill e C-Webb lasciano ai propri assistant-coach il compito di gestire la squadra mentre loro 2 vanno in cabina di regia per la telecronaca. Uno sguardo ai quintetti: il Team Hill sceglie Lillard, Barnes, Drummond, Beal e Valanciunas mentre il Team Webber Davis, Sullinger, Olynyk, Oladipo e Michael Carter-Williams. Quintetto praticamente senza ruoli per Webber che deve “accontentarsi” di un Davis nel ruolo di 3. Inusuale come guardia. Ricordiamo che sono 2 tempi da 20 minuti e che i giocatori non hanno un limite di falli. Sembra impossibile procedere con un play-by-play così ci affidiamo alle pagelle di questa prima notte di grande spettacolo.
HARRISON BARNES, Small Forward for Team Hill: il suo approccio sempre serio e senza tradire nessun emozione lo porta ad agire in maniera controllata e mai fuori dalle righe. Realizza comunque dei canestri di eccellente fattura chiudendo con 16 punti e buone percentuali. Si aspetta di vederlo in azione questa notte nello Slam Dunk Contest. Voto: 6
JONAS VALANCIUNAS, Center for Team Hill: decisamente un giocatore che non si presta perfettamente a questo tipo di manifestazioni. I compagni di squadra lo cercano tanto all’inizio ma il più delle volte sbaglia sia schiacciate che alley-oop. Appena 4 punti in 20’ di utilizzo. IMPACCIATO. Voto: 4
BRADLEY BEAL, Shooting Guard for Team Hill: inserito in quintetto, è più un ragionatore che altro. Non male nel computo totale la sua partita da 21 punti con 4/8 dall’arco in 28’ di gioco. Lampi qua e lì di sapienza cestistica ma altro giocatore non proprio spettacolare. Voto: 6,5
DAMIAN LILLARD, Point Guard for Team Hill: ci si aspettava molto da lui, forse troppo. Chiaramente in modalità “risparmio energetico” in vista degli eventi al piano di sopra che lo vedono coinvolto nei prossimi giorni. Qualche lampo di buona pallacanestro ma percentuali non da Lillard. Chiude comunque con 13 punti ma tradisce un po’ le aspettative. Voto: 5,5
TERRENCE JONES, Power Forward for Team Hill: si vede nella seconda metà dei due tempi. Giocatore esplosivo e se ben imbeccato, come spesso ha fatto Waiters o Beal, in grado di grandi gesti atletici. Positivo nel complesso. 14 i punti a referto. Voto: 6,5
GIANNIS ANTETOKOUMPO, Small Forward for Team Hill: la sua presenza all’ASG è già un premio ad un ragazzo che ne ha viste di tutti i colori. Una brutta infanzia, difficile economicamente parlando ma per una sera si dimentica di tutto e sfodera il suo pazzesco fisico tra i migliori prospetti giovanili NBA. Degna di nota una sua schiacciata finale. 9 per lui alla fine: Voto: 6
MASON PLUMLEE, Power Forward for Team Hill: entra nella second unite e non esalta particolarmente. Lascia il segno non nella partita ma sul volto di Drummond dopo un fallo brutto e da evitare. Perde la sfida personale col fratello. Voto: 4
DION WAITERS, Shooting Guard for Team Hill: è uno dei protagonisti di questo match con un duello PAZZESCO con Tim Hardaway jr. Un botta e risposta pazzesco che gli permette di sfiorare il premio di MVP, chiudendo con 10/14 dal campo, 4/6 da 3 e la bellezza di 31 punti. Miglior marcatore per il Team Hill. Voto: 8,5
ANDRE DRUMMOND, Center for Team Hill: dominatore indiscusso dell’area e MVP della serata. Per lui anche record di rimbalzi (25, di cui 14 offensivi) nel Rising Stars Challenge. Tante schiacciate, tanti punti (30) e anche un tantino “presuntuoso” soprattutto quando già a metà partita dichiara praticamen
te di aver vinto il premio di Most Valuable Player. Voto: 8
JARED SULLINGER, Power Forward for Team Webber: ci si aspettava poco da un giocatore dal relative tasso di atletismo e spettacolo ed invece piazza una buonissima prestazione con un buon inizio soprattutto dalla lunga distanza, anche se conclude con 3/9 e 13 punti. Si lascia andare anche ad un gancio cielo di tutto rispetto. Voto: 6,5KELLY OLYNYK, Center for Team Webber: comincia bene la sua partita ma poi si accorge (o gli comunicano!) che la difesa forte, al terzo recupero, non è contemplata nella partita e ritorna ad essere quel comprimario che tanto fa bene ai Boston Celtics. Partita discreta…se non fosse per quella difesa non proprio vista di buon occhio. Voto: 6
VICTOR OLADIPO, Point Guard for Team Webber: vale lo stesso ragionamento fatto per Lillard. Ma mentre Lillard risparmia energie per i giorni seguenti, Oladipo non riesce a esprimere quella esplosività che lo caratterizza. Da ottimo difensore e mediocre attaccante non brilla in una notte che poteva consacrare il suo ottimo impatto nella Lega. Chiuderà con 13 punti. Voto: 5,5
MICHAEL CARTER-WILLIAMS, Point Guard for Team Webber: uno dei candidati al premio di Rookie of the Year è stata senza dubbio una bella presenza in campo stanotte, per lo spettacolo e per coronare un ottimo inizio di stagione. Giocate non troppo spettacolari ma sempre di pregevole fattura. Gioca anche di squadra da facilitatore e sfiora la doppia-doppia con 9 assist e 17 punti. Si spegne un po’ nel finale. Voto: 7
TREY BURKE, Point Guard for Team Webber: uno delle grandi delusioni della serata. Giocatore capace di inventare dal nulla giocate eccezionali, forse frenato dall’emozione di un palcoscenico importante, non rende al meglio pur giocando un tempo intero. Pessimo nel tiro da 3 (0/7) e impreciso dal campo (3/12). Ci si aspettava sicuramente di più. Voto: 4,5
STEVEN ADAMS, Center for Team Webber: 17’ di gioco e 3 schiacciate per I 6 punti finali. Il neozelandese fa la prima apparizione nelle rotazioni della squadra di Webber e sembra essere a suo agio ma non dimostra nulla di particolare. Solido, soprattutto in difesa dove riesce a totalizzare 4 stoppate. Voto: 6
MILES PLUMLEE, Center for Team Webber: sicuramente meglio del fratello Mason, più incisivo quantomeno nella metà campo difensiva. Tante schiacciate anche per il trascinatore di Phoenix che, chiamato in extremis dopo il forfait di Pero Antic, realizza anche 20 punti in 19’ di gioco (10/13). Nella Top 10 di serata la sua STOPPATA al padrone di casa, Anthony Davis. Voto: 7
TIM HARDAWAY JR, Shooting Guard for Team Webber: miglior realizzatore di serata e altro partecipante al duello più bello del match con Dion Waiters. È forse lui a vincerlo alla fine anche se deve inchinarsi davanti al risultato. Il migliore in campo in termini di rapporto qualità-spettacolo. Autore di 36 punti (game-high) con 7/16 dall’arco e un 12/23 dal campo che fanno del figlio d’arte l’MVP romantico della serata. Voto: 9
ANTHONY DAVIS, Power Forward and Center for Team Webber: il padrone di casa non riesce a vincere e a stupire dinanzi al suo pubblico. Partita che comunque nel complesso è stata positiva, con 16 punti e 4 assist in 28’ di gioco ma anche lui ci è sembrato piuttosto “conservatore” dal punto di vista energetico visto l’evento di domenica dov’è chiamato a rimpiazzare un tale Kobe Bryant. Sprazzi comunque eccellenti di pallacanestro. Voto: 7
Presenti a bordo campo giocatori del calibro di James Harden, Kevin Durant e qualche fila più indietro Howard e uno scatenato Tim Hardaway Senior, eccitato dall’1vs1 del figlio e dalle cifre finali. Le ultime particolarità sul match che non possono mai mancare. La prima è che dal 2001, quando toccò a Kwame Brown, la prima scelta al draft, ossia Anthony Bennett, non è presente al Rookie vs Sophomores; la seconda è chè Andre Drummond, determinatissimo a vincere il titolo di MVP, si è dovuto accontentare di un trofeo ROTTO, a causa della caduta dalle mani del presidente della BBVA Compass Angel Cano. Per questo primo e spettacolare appuntamento di un weekend ricchissimo è tutto. Hill batte Webber 142-136.
happy wheelsNato a Pompei il 3/4/1993. Studente del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione presso La Sapienza di Roma, Redattore NBA per partenopress.com e My-Basket.it; giocatore e amante della palla a spicchi da sempre. MORE THAN A GAME.
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