ott 07, 2012 Luigi Liberti Home Page, Il Partenopeo 0
Napoli. Operazione aggancio ancora una volta riuscita, e questa volta ha un’importanza enorme. Infatti, alla ripresa del Campionato, il Napoli sfiderà la Juve a Torino in uno scontro diretto da brividi. Ma intanto c’era da regolare l’Udinese, fresca del blitz in quel di Liverpool. Il 2-1 finale, premia un Napoli più determinato e forse più fresco dal punto di vista mentale. Discreta la prova di Federico Fernandez, che ha risposto alle frettolose critiche piovutegli addosso nella disfatta olandese di giovedì scorso, bene Cavani anche se non andato in rete, e benissimo Marek Hamsik sempre più leader e trascinatore.
LA GARA — Formazione tipo PER Mazzari, eccezione per Fernandez schierato al posto dello squalificato Cannavaro. Guidolin ripropone Maicosuel alle spalle di Di Natale, col jolly Pereyra riportato esterno destro. I friulani aggrediscono i portatori di palla, cercando subito Di Natale appena riconquistata palla. Proprio Totò gira sopra la traversa il cross di un Pasquale intraprendente ma non sempre preciso. C’è l’Udinese. Messa bene in campo e col piano partita ben chiaro. Il Napoli inizia in apprensione, ma la prima vera palla goal capita sulla testa di Cavani, che imbeccato da Pandev si vede respingere il tiro miracolosamente. Il Napoli cresce, trascinato da Marek Hamsik. Tre minuti dopo aver invocato un rigore solare per tocco di mano di Pinzi, arriva il vantaggio: Fernandez imposta l’azione e pesca con un lungo lancio Cavani, che di tacco fa correre Maggio a destra. Marekiaro arriva sull’assist dell’azzurro e batte Brkic. L’Udinese non si disunisce, neanche quando Pandev ha una chiarissima palla goal per chiudere la gara. A pochi minuti dalla fine della prima frazione di gioco, Maicosuel mostra finalmente perché è stato preso con un geniale assist di esterno per Pinzi. Che non sbaglia. Brutto colpo per il Napoli. Ma è in queste occasioni che conta molto avere i giocatori in grado di creare il gol fuori dagli schemi. Goran Pandev è uno di questi. E sceglie il momento giusto per tirare fuori il suo talento, nell’unico minuto di recupero. Il macedone controlla in area, si gira, finta col sinistro e conclude di destro. Gran gol.
Ci si attende un secondo tempo più agevole per il Napoli. Entrambe le squadre hanno giocato in Europa League, ma Guidolin ha vinto a Liverpool coi migliori. Invece l’Udinese sta in partita fino al destro di Faraoni, che nel recupero sfiora il pari. Costruisce complessivamente pochino, perché non è una squadra capace di creare molto con la difesa avversaria schierata. La torre Ranegie, dentro per Pinzi, è il giocatore ideale per buttare palloni in mezzo. De Sanctis resta comunque disoccupato, anche se il Napoli ha il torto di gestire un po’ troppo la palla e di non cercare il terzo gol. Nonostante la voglia di Insigne, entrato per Pandev, che nel finale si mangia anche un gol. Il talentino aveva voglia di segnare. Forse per questo non ha scelto l’assist per Cavani, solo in mezzo al’area. Il Napoli comunque non paga dazio: arriva la sesta vittoria in sette partite. I sogni tricolori sono sempre più limpidi. E dopo la sosta c’è un subito un test per consolidarli: la sfida alla corazzata Juventus a Torino.
MIX ZONE -
PAGELLE:
De Sanctis: 6. Incolpevole sul gol di Pinzi.
Campagnaro: 7. Pulisce l’area in ogni modo, ed appena può si proietta in attacco.
Fernandez: 6,5. Inizia bene spadroneggiando sulle palle alte, e mostrando buoni anticipi. Da un suo lancio ha inizio l’azione del primo goal. Ancora un pò molle in alcuni appoggi, come quello che regala il pallone agli avversariin occasione del momentaneo pareggio. Ma, a fine giornata, sarà l’unica macchia.
Gamberini: 6. Esperienza e sostanza.
Maggio: 6. Non ci sono molti spazi, ma in quei pochi spiragli che si aprono non perde l’occasione di inserirsi come in occasione del goal del vantaggio.
Behrami: 6,5. Sempre nella mischia a lottare come un leone.
Inler: 6,5. Fa fatica a contenere e pecca di mira, ma nella ripresa cresce e con lui tutto il Napoli,
Zuniga: 6. Tanta corsa su tutto l’out. Una gara in trincea in cui vince parecchi duelli.
Hamsik: 7,5. Crea, si inserisce, suggerisce e segna.Dall’87′ Dzemaili: sv.
Pandev: 6. Poco ispirato, ed anche apatico. Fallisce un goal semplicissimo, ma poi ne realizza uno da vero campione. Dal 55′ Insigne: 5. Copre e riparte bene, ma la smania di cercare il colpo ad effetto lo tradisce e quindi sbaglia tutte le finalizzazioni, che siano assist o tiri.
Cavani: 6. Non è ispirato, ma in ogni azione importante c’è sempre il suo zampino
Mazzarri: 6,5. La scelta del Napoli A e Napoli B paga. Non una grande gara, ma come sempre una gara di carattere. Lo stesso che ci vorrà a Torino per sfatare il tabù Juve in Campionato.
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