set 04, 2014 Redazione FIFA - UEFA, Il Partenopeo 0
Cento partite in Champions - Rafa Benitez ha ricevuto dal presidente dell’UEFA, Michel Platini, una targa come riconoscimento alle sue cento partite in Champions League. Il tecnico del Napoli ha ricevuto il riconoscimento a Nyon, nel corso dell’annuale convegno degli Allenatori di Club d’Elite, organizzata dall’UEFA. Benitez, che ha vinto la Champions League con il Liverpool nel 2005, ha diretto in panchina 105 partite di Champions League, 14 come allenatore del Valencia, 76 con il Liverpool, 6 con l’Inter, solo una con il Chelsea e 8 con il Napoli, l’ultima delle quali il 27 agosto scorso contro l’Athletic Bilbao. Una cifra che sale a 151 se teniamo conto del resto delle competizioni continentali (Coppa UEFA, oggi UEFA Europa League e Supercoppa europea). “Per qualsiasi allenatore – ha commentato Benitez ricevendo il premio – è un privilegio aver avuto l’opportunità di disputare più di un centinaio di partite nella massima competizione europea, ed è chiaro che per me si tratta di un traguardo molto importante nel mio percorso professionale. Inoltre, sappiamo cosa significa superare le varie fasi in un torneo come questo e ancora di più, arrivare a disputare una finale per ben due volte. Sappiamo bene anche cosa vuol dire vincerlo e credo che il ricordo della partita in Turchia tra Liverpool e Milan sia ancora vivo nella memoria di tutti. Questi riconoscimenti ti servono a guardarti indietro con emozione però soprattutto, per incentivarti a continuare il tuo lavoro ogni giorno per continuare ad aggiungere traguardi alla tua carriera professionale”.
Max Allegri - “La Juventus è una buona squadra, che si farà valere sia in campo nazionale, sia internazionale. La Champions League è un obiettivo, l’essenziale è passare la fase a gironi, poi c’è il mercato di gennaio ed a marzo diventa una competizione del tutto diversa. Una volta che saremo agli ottavi di finale cercheremo di farci trovare pronti contro qualsiasi avversario avremo di fronte’”. Così l’allenatore bianconero, Massimiliano Allegri, prima dell’inizio dei lavori del ‘Forum per allenatori di club di elitè, organizzato tra oggi e domani dall’Uefa a Nyon. Quanto al campionato, Allegri ha ribadito che “l’obiettivo è lo scudetto” e che oltre alla Roma, “tra le contendenti c’è anche il Milan”. Il tecnico bianconero non avrà tra i suoi giocatori Radamel Falcao, obiettivo della Juventus sfumato all’ultimo: “Nessuna delusione, il nostro è stato un mercato intelligente”.
Pippo Inzaghi - Due giorni di lavoro, a Nyon, in mezzo al gotha del calcio europeo. Una prima indimenticabile per Pippo Inzaghi: “Un orgoglio essere qui a rappresentare il Milan, un’emozione unica stare in mezzo ad Ancelotti, Ferguson, Mourinho, Guardiola… Da calciatore qualcosa ho fatto, adesso devo ripetermi come allenatore. Il Milan? Ottimo mercato, chiusura col botto con Bonaventura, Van Ginkel e Torres. Abbiamo un grande attacco, ora tocca a me”. “Tutti mi hanno accolto con grande affetto – ha continuato il tecnico del Milan – da Ancelotti che è il mio esempio e maestro a Ferguson, Klopp, Mourinho, Guardiola… Mi conoscevano come giocatore e adesso spero io di fare sulla panchina quello che loro hanno già fatto. Il Milan? Pazienza, sacrificio, serietà, rigore e disciplina. Così partita dopo partita possiamo crescere e tornare dove dobbiamo stare, dove ci porta il nostro Dna”.
José Mourinho si è fatto attendere, ma alla fine a Nyon è arrivato anche lui. E ha parlato di Italia e squadre italiane. “A Conte auguro tutto il meglio, il mio affetto per l’Italia è sempre grande”, ha detto. Su Juve e Roma in Champions: “Sono due grandi squadre, sono contento per la Roma. Speriamo che l’anno prossimo ci sia anche l’Inter”. E Torres al Milan? Aveva bisogno di cambiare, anche se preferivo che fosse andato all’Inter”.
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