giu 21, 2013 Luigi Liberti Il Partenopeo 0
Napoli. Il Rafa-Day è iniziato alle 9 del mattino: colazione ammirando la “cartolina” di Napoli, un giro a visionare appartamenti sulla collina di Posillipo e l’inevitabile ma gradito bagno di folla con tanto di foto, autografi, regali ed amuleti. Nel primo pomeriggio trasferimento nel Centro Tecnico di Castelvolturno per la presentazione alla stampa. Per Rafa Benitez e la signora Montse il colpo di fulmine con la nuova realtà è stato immediato. In poche ora hanno potuto ammirare la bellezza del Golfo sia al tramonto (quando sono arrivati) che in una splendida giornata di sole (il giorno seguente). Per non parlare dell’abbraccio dei napoletani, tanto che il mister per tutta la giornata ha ripetuto con piacere: «Qui sarò per tutti Rafè». Il tecnico spagnolo è già entrato in piena sintonia con Napoli, e lo conferma durante la conferenza stampa organizzata dallo staff di comunicazione del Napoli alla pari di un evento cinematografico. Sorrisi, battute al momento giusto, e grande feeling con il Presidente.
Le prime parole - «Sono qui per vincere. Non vedo l’ora di fare felici i nostri tifosi». Mostra di avere idee chiara Rafa Benitez dinanzi ai 100 giornalisti presenti alla sua conferenza stampa. Non sono mancati momenti pirotecnici, ma Rafa sa che la conferenza è trasmessa in diretta in tutto il mondo, e quindi da buon comunicatore coglie al volo l’occasione per conquistare subito i tifosi. «Conosco già la città, i tifosi me ne hanno parlato bene. Il carattere dei napoletani è simile a quello degli spagnoli quindi andrà tutto bene. Rapporto con i giocatori? La prima cosa è che i giocatori devono lavorare per la squadra, per il bene della squadra. Se sono napoletani come Insigne tanto meglio. Devo imparare l’italiano e il napoletano, non mi chiamo più Rafa ma Rafè (ride, ndr). C’è grande passione per il calcio e questo fa piacere. Non è una cosa normale, qui si vive per il calcio, e non vedo l’ora di fare felici i nostri tifosi».
L’impronta di gioco - «Come società vorrei vedere le cose che ho già visto e cioè migliorare e fare sempre meglio. Possiamo giocare a 4 in difesa ma anche a 3 o 5. Ho giocatori di qualità che possono adattarsi in vari ruoli, il modulo non sarà un problema. Una motivazione in più sarà l’impegno in Champions: è stimolante ma dobbiamo fare una squadra più forte per fare bene su tutti i fronti. Fabio Pecchia sarà il mio secondo. Lo conosco bene, e lui conosce benissimo l’ambiente e mi aiuterà a fare bene in questa piazza».
La grana Cavani - «Ho parlato con Cavani al telefono e ci sentiamo per sms. E’ un grande giocatore ed è chiaro che i grandi club lo guardino, ma lui ora sta con noi e speriamo di vederlo qui’». Benitez non si è fatto cogliere impreparato sull’argomento Cavani, dimostrando invece di seguire personalmente la faccenda affinché il Matador resti all’ombra del Vesuvio. « Ora – ha aggiunto Benitez – Cavani sta giocando con la nazionale e quindi non parliamo del suo futuro. Aspettiamo cosa deciderà».
Lady Benitez - Ad osservare in prima fila la conferenza di Rafa Benitez c’era anche la signora Montse, seduta vicino a Jacqueline, che esprime la sua prima sensazione su Napoli: “È una città bellissima, ma ancora non abbiamo deciso di vivere qui. Per un po’ con le mie figlie – cioè Claudia ed Agata, 14 e 11 anni nate a Madrid e Valencia – rimarrò a Liverpool. Poi si vedrà”.
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