ago 27, 2016 Redazione Il Partenopeo, Serie A 0
Napoli. Buona la prima in campionato al San Paolo per Milik ed il Napoli che cancella la falsa partenza di Pescara e batte 4-2 il Milan. Avanti 2-0 per la prima doppietta italiana dell’attaccante polacco, la squadra di Sarri si fa rimontare in avvio di ripresa da Niang e Suso. Ci pensa allora il tuttofare azzurro a regalare la prima vittoria del campionato al Napoli con un’altra doppietta nell’ultimo quarto d’ora. Una gara bella e a tratti sorprendente, segnata anche da qualche episodio di nervosismo (espulsi Sarri, Kucka e Niang). Fuori Insigne e Gabbiadini, dentro Milik e Mertens. Sarri riparte dal secondo tempo di Pescara, quando il doppio cambio diede al Napoli la spinta per pareggiare il doppio svantaggio. Dentro anche Jorginho, dopo la giornata di squalifica scontata all’Adriatico, che riprende il posto in regia con Allan e Hamsik ai fianchi. Dall’altra parte il Milan si aggrappa a Bacca, fresco di tripletta con il Torino, supportato sugli esterni da Suso e Niang. Il giovane francese è in buona forma e cerca di mettere subito in difficoltà la retroguardia azzurra. Sul primo scatto, all’8′, se ne va sulla sinistra e mette al centro per Abate che tutto solo mette fuori. E’ un errore che costerà caro ai rossoneri. Il San Paolo tira un sospiro di sollievo, ma continua a soffrire perché il Milan gioca bene, concentrato e senza paura. Il Napoli fatica ad ingranare e la marcatura di Niang su Jorginho riduce spazi e idee di manovra. Nel momento di grande difficoltà, però, ecco spuntare Milik. L’attaccante polacco si accende al 18′ ed è subito gol. Il destro a giro di Mertens dal limite colpisce il palo, ma sulla ribattuta Milik appoggia in rete. Anche il belga è in grande spolvero e tra il 27′ e il 32′ inizia un duello personale con Donnarumma. Due conclusioni bellissime e due parate altrettanto spettacolari. Il Milan soffre e 1′ dopo prende il secondo gol. Ancora Milik, questa volta su calcio d’angolo, anticipa Kucka di testa e firma la sua prima doppietta italiana.Il Milan sembra al tappeto, ma nella ripresa torna in campo con la testa giusta. Carichi e grintosi, i rossoneri aggrediscono il Napoli e in 10′ riescono adirittura a pareggiare. Prima è Niang a battere con un diagonale un Reina poco reattivo, poi è Suso ad inventarsi dal limite un gran sinistro sotto la traversa. Sarri è una furia e tra i due gol viene espulso dall’arbitro per proteste. Entra Zielinski al posto di Allan, il Napoli si fa più offensivo e al 28′ trova la rete del 3-2 con Callejon, bravo a ribattere in porta un’altra respinta di Donnarumma su Mertens. Il Milan è vivo, ma troppo nervoso. Gli evitabilissimi rossi di Kucka e Niang chiudono la gara, insieme al secondo gol dello spagnolo.
MIX ZONE
«Mi sento molto bene, il debutto è andato come un sogno, davanti a questi fantastici tifosi. Potevo fare anche meglio, ma va bene così e adesso dobbiamo concentrarci per i prossimi impegni» . Così l’attaccante Arkadiusz Milik, che ha realizzato una doppietta, commenta su Premium Sport, la vittoria per 4-2 del Napoli sul Milan al San Paolo. «È la prima volta che vedo un tifo del genere – aggiunge – la gente qui è veramente pazza per il calcio. Non sento pressione per i 36 gol di Higuain l’anno scorso: io penso solo a fare del mio meglio e fare vedere a tutti le mie qualità».
Questa l’analisi di Maurizio Sarri, intervenuto a Premium Sport: “Il quarto è gol di Callejon tutta la vita, altrimenti era espulsione di Romagnoli. Abbiamo tenuto in mano la partita sempre bene, ma con cinque minuti di sbandamento l’abbiamo un po’ compromessa: per fortuna l’abbiamo messa a posto. Quando smettiamo di voler gestire la palla e pensiamo a difenderci paghiamo qualcosa, anche se forse è venuto fuori un pochino di nervosismo in occasione del primo gol, secondo me viziato da un fallo. La mia espulsione? Ho solo detto ‘che diavolo state facendo’: non c’era tono minaccioso. Forse è più facile buttare fuori me rispetto a qualcun altro, è più facile espellere un allenatore in tuta piuttosto che uno in doppiopetto. E lo dico anche dopo aver visto quello che è successo a Pescara. Milik? Mi lascia delle grandi sensazioni, come ragazzo e come calciatore: si sta ambientando, però capisce lo stesso, è vispo. Ma sarebbe ingiusto paragonare Higuain, un campione consacrato, a uno che deve fare il suo percorso. Ma sono convinto che il percorso di Milik sarà molto bello”. Sul mercato: ”Lo scambio Kalinic-Gabbiadini? La mia preoccupazione è sui ruoli, più che sui nomi: la società sa quello che penso, quindi hanno da soli le idee chiare su chi prendere. Ma chiarisco che con Gabbiadini ho un rapporto normalissimo: l’anno scorso un giocatore straordinario gli ha chiuso la strada. Magari lui, dopo l’esperienza della passata stagione, vuole giocare di più. Maksimovic? Non so niente, ma visto che Tonelli non riesce ancora ad allenarsi e Koulibaly deve andare in Coppa d’Africa posso ammettere che un difensore centrale lo necessitiamo”.
“Abbiamo regalato due espulsioni e queste cose non le accetto: già in 10 si era complicata, in nove la montagna non si poteva più scalare“. Così Vincenzo Montella esprime la propria amarezza, a Premium sport, su come è maturata la sconfitta, per 4-2, del Milan sul campo del Napoli. “Dal punto di vista del gioco sono soddisfatto - sottolinea il tecnico dei rossoneri - abbiamo concesso nel primo tempo un po’ troppo al Napoli, ma abbiamo reagito da grande squadra. L’obiettivo è portare la squadra a rendere tutta la partita come ha reso nel secondo tempo, prima dell’espulsione. Non era facile riprendere una partita del genere, contro una squadra come il Napoli. Ci manca un po’ d’equilibrio ma, a parte il primo gol, gli altri sono stati abbastanza casuali - riconosce Montella - compresi quelli contro il Torino: abbiamo qualche calo di tensione, ma certe volte devi fare i conti anche con la qualità degli avversari”. “Niang? Reina è stato scaltro nel cercarlo - commenta Montella - ma, nel calcio, queste situazioni esistono e a volte ti fanno anche vincere le partite. Gomez? Ha giocato poco con la squadra, è un giocatore che può crescere moltissimo. Un giudizio sul mercato? Non è ancora finito, per ora ho qualche amarezza in più rispetto a quello che poteva succedere e non è successo dal mercato, quindi non ci penso. Obiang, Baselli o Rincon? I giocatori che ho a disposizione sono più forti”.
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