lug 07, 2015 Redazione Il Partenopeo, Serie A 0
Napoli. Maurizio Sarri, nei primi giorni da tecnico del Napoli esprime le sue emozioni e spiega il progetto azzurro. “In questo momento tutto è possibile come utilizzo del modulo. Dipenderà molto dalla rosa che avrò a disposizione. Lasciamo aperte due o tre strade come soluzione tecnica e poi ne sceglieremo strada facendo un modulo più adatto. Ma per ora studieremo più alternative da poter mettere in atto a cominciare sin dal primo giorno di lavoro”. Quanto è importante Higuain in questo progetto? “E’ chiaro che un calciatore con tali potenzialità va messo al centro del progetto. Higuain è un attaccante eclettico, sa fare sia la punta di riferimento che quella di movimento accanto ad un altro attaccante. Secondo me lui ha potenzialità non ancora espresse del tutto ed ha ampi margini di miglioramento. Vorrei tirare fuori da lui il massimo e quel qualcosa che non ha ancora espresso perché per me è ancora più forte di quello che si è visto”. Sul possibile arrivo di Allan: “Allan ha grande dinamismo, ottime qualità nell’interdizione e mi ha sempre impressionato quando l’ho visionato. Però mi piace parlare poco di mercato, peferisco parlare dei giocatori che ho in rosa. Ho grande fiducia nel lavoro della Società e nel Direttore Giuntoli. Al mercato penseranno loro”. E’ contento di ritrovare Valdifiori che con lei si è consacrato a livelli nazionali? “Innanzitutto Valdifiori sarebbe qui a Napoli anche con un altro allenatore, il Napoli lo seguiva da tempo e questo mi fa piacere. E’ un giocatore di grande qualità e di velocità di idee, può darci le accelerazioni giuste. Ma punto molto anche su Jorginho, ci ho parlato, ho stima in lui e credo che non abbia ancora espresso tutte le sue potenzialità. Spero possa farlo in questa stagione. Reina come portiere lo conosco ed ho grande considerazione di lui, ma ho scoperto anche una grande persona, intelligente, schietta e con tanta personalità. Mi ha fatto una bellissima impressione”. Sul fronte mercato preferite muovervi su calciatori italiani o che hanno già giocato in Italia? “Sì è evidente che un giocatore italiano possa inserirsi più velocemente nella mentalità. Se c’è poi la possibilità di prendere anche stranieri, credo sia preferibile che abbiano avuto già esperienza nel nostro campionato”. Napoli rappresenta la sua Università calcistica dopo aver conseguito tanti attestati in carriera? “Napoli rappresenta sicuramente un salto di qualità, una Università importante e prestigiosa se vogliamo utilizzare questa metafora. Nella mia testa c’è sempre stato di rendere la mia passione una professione. Ci sono riuscito ed è già un gran traguardo. Già mi reputavo fortunato, oggi che sono al Napoli posso dire che sono ancora più fortunato perché allenare questo Club è emozionante, è la mia squadra del cuore da bambino ed è un sogno che si avvera”. Che messaggio lancia ai tifosi? “Intanto voglio ringraziarli per la loro accoglienza e spero di essere all’altezza delle loro aspettative. Per il resto la mia parola sarà: umiltà. Voglio iniziare questa avventura con grande umilità e mi piacerebbe trasmettere questo messaggio alla squadra unitamente a quello del massimo impegno. Questi sono i due elementi che posso promettere ai tifosi sperando di essere all’altezza di questa grande piazza”.
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