set 16, 2012 Luigi Liberti Home Page, Il Partenopeo 0
Napoli. Tre vittorie su tre per il Napoli del “nuovo” Mazzarri (così si è presentato il primo giorno di ritiro…) e dei “nuovi” idoli del San Paolo: Goran Pandev che finalmente sta dimostrando tutto il suo lavoro, e di Lorenzo Insigne al suo primo goal al San Paolo. Il 3-1 sul Parma avrebbe potuto avere dimensioni maggiori se Edinson Cavani non fosse in giornata no, e limitasse al solo rigore le sue trasformazioni. La vittoria mantiene in testa il Napoli, e costringe Mazzarri a lanciare la sfida scudetto alla Juve, anch’essa a punteggio pieno assieme a Lazio e Sampdoria (un punto più dietro a causa della penalizzazione)
FISCHIO D’INIZIO. Per la sua 300° formazione, Walter Mazzarri sceglie Pandev alle spalle di Cavani, con Zuniga a sinistra e Maggio a destra a garantire palloni e raccordo col centrocampo. Marek Hamsik, migliore in campo, libero di svariare a sostegno della manovra d’attacco. Al 3′ proprio un suo suggerimento innesca lo scatto in area di Pandev e induce Mirante al rigore. Dal dischetto ci pensa Cavani a portare il Napoli in vantaggio. Il Parma ancora si sta assestando in campo, con il greco Ninis lanciato al fianco di Belfodil e Parolo in mezzo ad affiancare Valdes e Galloppa. La squadra di Donadoni si trova a dover attaccare ma ha buon gioco il Napoli nel controllare il match, rendendosi pericoloso nelle grandi praterie concesse da Donadoni. Al 39′ arriva il raddoppio azzurro: stavolta è Cavani a sradicare un pallone a centrocampo e a lanciare in Hamsik (le immagini confermeranno che lo slovacco era in posizione regolare), con Pandev che si trova sul sinistro un pallone solo da appoggiare in rete. E’ il 2-0, ma non è finita qui, nonostante le apparenze. Al 43′ Dzemaili su punizione scheggia infatti il palo alla sinistra di Mirante, ma un minuto più tardi è il Parma a riaprire la gara: Parolo di testa sfrutta un cross di Ninis e firma il 2-1 con cui si chiude il primo tempo.
LA RIPRESA. La ripresa si apre con Gamberini in campo al posto di Aronica, che si era fatto male alla caviglia destra già nel primo tempo, e Campagnaro spostato a sinistra. Donadoni non argina i grandi spazi concessi dai suoi difensori, ed il Napoli spesso in superiorità numerico non crede a tanta grazia, fallendo clamorose occasioni: prima Mirante di piede dice no a Cavani, poi Inler sbaglia la mira a pochi passi dalla porta. Sono passati solo 10 minuti della ripresa, e Mazzarri appare preoccupato dalla strana regola del Calcio “goal mancato-goal subito”. Al 31′ ancora Cavani si trova fra i piedi il pallone del tris, ma dopo aver spiazzato con una finta di corpo Mirante, riesce a mettere sul fondo da due passi. Finisce che Mazzarri lo richiama in panca. Al suo posto entra Insigne, al 31′: non passa un minuto, e il gioiellino sfrutta un assist di Pandev e firma, di destro, l’atteso 3-1. Il San Paolo impazzisce, il Parma saluta l’ultima occasione, quella sprecata da Belfodil al 39′. La gara finisce qui e inizia il countdown all’esordio in Europa League, giovedì contro l’AIK Solna.
MIX ZONE:
Walter Mazzarri: “Bisogna migliorare sottoporta, si possono gettare al vento punti già acquisiti in modo superficiale. Quando capitano tante occasioni bisogna essere cattivi. Pandev ha delle qualità che esaltano il nostro modulo e anche il suo gioco in questo meccanismo. E’ il calciatore più importante e in forma della squadra; Hamsik è ancora giovane, ha la testa del fuoriclasse. Con l’esperienza in Champions dello scorso anno ha acquisito sicurezza. Sta raggiungendo il pieno della maturità, è più un processo personale. Indipendentemente da Lavezzi; Insigne è un ragazzo maturo, dà l’impressione di non avvertire tutto quello che sta accadendo. Più crescere a livelli altissimi. Da l’impressione di aver assorbito al meglio il passaggio dalla Serie B al Napoli. Questa squadra cresce e chi viene qui diventa subito un calciatore importante, anche se non sono top player. Nel calcio, però, ci sono parametri riscontrabili come il monte ingaggi e le spese sul mercato. C’è chi ha fatto più di noi. Questa squadra da un po’ di tempo a questa parte si sta ponendo sotto la lente d’ingrandimento del calcio italiano e ha fatto bella figura anche in Europa. Il tournover è necessario, nel prossimo week-end c’è la trasferta di Catania. Abbiamo migliorato i doppi ruoli, è giusto che il giovedì si mettano in luce gli altri”.
LE PAGELLE:
5.5 De Sanctis. Incolpevole sul gol, a volte mostra troppo nervosismo…e succede ormai da diversi mesi.
6.5 Campagnaro. Bene in difesa, a destra come a sinistra, e si rende anche pericoloso in attacco.
5.5 Cannavaro. La mediana non filtra a dovere, e ogni palla in area è un pericolo.
6 Aronica. Un tempo, fronteggiando Ninis. Uscito per infortunio (6 Gamberini dal 1’ st Alla prima partita da titolare, l’ex fiorentino è apparso convincente).
5,5 Maggio. Non ha coperto su Ninis, autore del cross per Parolo. In fase offensiva, poco preciso nei cross.
5 Inler. Continua a non convncere, neanche con il centrocampo più folto. Mazzarri lo sostituisce nella ripresa. (6 Behrami dall’11’ st Ha dato maggiore vigore al centrocampo).
6 Dzemaili. Palo su punizione nel primo tempo, generoso come sempre ma anche impreciso…molto impreciso.
6 Zuniga. Tutt’altro che affaticato dopo le partite con la Colombia e il volo transoceanico, ha corso senza sosta.
7.5 Hamsik. Ha avviato l’azione dell’1-0 e ha offerto a Pandev il pallone per il raddoppio. Prova autorevole condita da passaggi e inserimenti centrali.
5.5 Cavani. Secondo gol in tre partite, ma avrebbe potuto affondare due volte Mirante nella ripresa. (6,5 Insigne 31’ st Una manciata di secondi e il gol del 3-1, si è chiusa così la fantastica settimana cominciata con l’esordio in Nazionale).
7.5 Pandev. Perfetto. Ispirato in tutte le giocate, incisivo: ha segnato ed è stato presente nelle azioni degli altri due gol. Ritrovata la piena efficienza fisica, è tornato quello del «triplete» dell’Inter…altro che “cavallo pazzo” Lavezzi…
7 Mazzarri. Ha celebrato con la terza vittoria di fila e il primo posto la trecentesima panchina in A. La lieve flessione della ripresa non dovrebbe preoccupare. Ritardato il momento dell’inserimento di Insigne, ma la vittoria giunge lo stesso.
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