ott 29, 2009 Luigi Liberti Il Partenopeo 2
Ogni partita come un evento, aveva tuonato De Laurentiis alla vigilia, e forse la voglia di strafare condiziona l’inizio di gara degli azzurri. Pronti via, ed il Milan di Leonardo in pochi minuti è già due a zero con reti di Inzaghi e Pato. Partita finita, sulla falsa riga di Inter-Napoli? Niente a fatto. Il Napoli riprende a giocare, anche se a fatica, Mazzarri predica velocità e la squadra applica i consigli, ma regna troppa confusione nonostante l’impegno di Hamsik e Maggio. Il Milan, senza Nesta dall’8′ per un problema all’adduttore della gamba destra, si difende e riparte, ma senza esagerare, badando semmai a rallentare il ritmo. A funzionare, e questa è la nuova idea, è la posizione di Seedorf nel vertice alto del centrocampo. L’olandese recupera palle e si sacrifica coprendo spazi e i vuoti di Ronaldinho, il cui fuoco predicato da Leonardo è ancora un’immagine allegorica. Il Napoli ci mette il cuore, ma si perde negli ultimi metri per mancanza di lucidità e distrazione. Dopo il riposo il Milan in possesso palla congela il gioco perché capisce che il Napoli ha polmoni e passione per andare in gol. Gli azzurri sono treni che volano sulle fasce e a ripetizione Dida deve esaltare il suo grande spessore. Prima respingendo due volte su Lavezzi e Maggio al 2′, poi chiudendo la strada all’11′ a Gargano, ad Hamsik e ancora a Lavezzi. Leonardo corre ai ripari per non rovinare la festa e abbandona il 4-3-3 per un compatto 4-4-2. Il sacrificato è Ronaldinho per l’interditore Flamini; il Gaucho non ci sta e manda a quel paese Leonardo. Mazzarri dal canto suo rivoluziona tutto: dentro Cigarini, Datolo e Denis, fuori Pazienza, Campagnaro e Quagliarella. Ma il passare del tempo coincide con il calo fisico degli azzurri che attaccano a folate, ma senza incidere. Il Milan ci mette poi del suo frammentando il ritmo con un sapiente possesso palla. Quello che poi fa ripartire l’azione e al 21′ potrebbe regalare il 3-0 se Inzaghi, dopo avere evitato De Sanctis, non alzasse troppo la mira oltre la traversa. Al 40′ è invece Grava ad anticipare Borriello al momento del tiro. Dal 41′ il Milan gioca in dieci per l’espulsione di Abate (doppia ammonizione) e l’uomo in più paga. Al 45′ arriva infatti il gran gol di Cigarini: botta dalla distanza nel sette. E’ proprio vero: le vie del calcio sono infinite e imprevedibili, perché il 48′ regala lo splendido colpo di testa di Denis a fil di palo su cui Dida non può nulla. Giustissimo per il Napoli e Mazzarri; velenoso e difficile da digerire per il Milan e Leonardo. Proprio un finale da film. Che a De Laurentiis piacerà molto.
Napoli impazzisce di gioia. Non sono arrivati i tre punti e la terza vittoria consecutiva, ma un pareggio con una rimonta incredibile con il Milan. Un punto che sa di vittoria per gli azzurri, che al termine di una partita giocata con il cuore sono riusciti ad acciuffare il 2-2 con due gol di Cigarini e Denis in pieno recupero. Non può non essere soddisfatto Walter Mazzarri, che a fine partita fa i complimenti ai suoi ragazzi: «Il Napoli ha mostrato grande carattere e ci ha creduto fino alla fine – ha detto a Mediaset Premium – , meritando di strappare il pareggio. All’inizio eravamo in bambola, abbiamo sbagliato l’approccio. In quei momenti bisogna mandare la palla in tribuna. Abbiamo rischiato di subire la goleada dopo aver subito quell’uno-due, ma invece non ci siamo disuniti, abbiamo giocato bene e alla fine abbiamo rimontato. E chissà se durava qualche minuti in più cosa poteva succedere. Cambi azzeccati? Sì, ma tutti i giocatori hanno risposto alla grande. Certo hanno segnato Cigarini e Denis, meglio di così non poteva andare. Durante la partita siamo stati un po’ frenetici, c’era l’apprensione perché eravamo sotto e davanti alla porta abbiamo sbagliato. Siamo stati anche sfortunati, perché Dida ha fatto quattro grandi parate. Si era messa male, poi alla fine abbiamo meritato».
Molto felice Denis, autore del pareggio in extremis: «Abbiamo lottato fino alla fine, sono molto felice per il risultato ottenuto. L’importante è continuare così con questa cattiveria e centrare il risultato. L’anima della squadra è stata importante, soprattutto nel secondo tempo. Il goal? Lo dedico alla mia famiglia. Io non mollo mai, la fortuna mi ha aiutato stasera. So che è difficile giocare e trovare spazio come attaccante in Italia soprattutto se hai uno come Quagliarella davanti, ma io devo restare tranquillo e aspettare le chance che mi darà Mazzarri».
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