set 14, 2014 Redazione Il Partenopeo, Serie A 0
Napoli. Brutto esordio casalingo per il Napoli di Benitez sconfitto al San Paolo dal Chievo grazie a un gol di Maxi Lopez arrivato in apertura di secondo tempo. Partita sfortunata per gli azzurri fermati da un super-Bardi che al 26esimo del primo tempo ha respinto in angolo un rigore di Higuain. Ancora protagonista il portiere del Chievo nella ripresa, su Hamsik prima e Zapata poi, a difesa del vantaggio siglato da Maxi. Alla fine fischi del San Paolo.
La chiamata alle armi, l’appello da condottiero, l’unità invocata e reclamata da Benitez alla vigilia hanno l’effetto di mandare in campo un Napoli cattivo se non bello, agguerrito se non ordinato, veemente se non spettacolare. E con gli undici di Rafa c’è un San Paolo non pieno ma pronto – almeno inizialmente – a sostenere a gran voce gli azzurri. Il vero problema, semmai, è la presenza di unBardi in stato di grazia che supplisce puntualmente alle mancanze diCesar e Dainelli e sin dai primi minuti ingaggia un duello personale – vinto con ampio margine – con Higuain, un testa a testa che vanifica tutti gli sforzi prodotti dai padroni di casa e dall’argentino in paricolare.
Il primo confronto col Pipita arriva dopo tredici minuti con una respinta su un colpo di testa non violento ma preciso, il secondo – dopo un tentativo dalla distanza di Insigne che l’estremo clivense battezza con sicurezza sul fondo – al 26esimo. Ed è un confronto da brividi, di quelli che possono indirizzare un intero pomeriggio. Cesar, costantemente in difficoltà, stende Higuain in area, rigore sacrosanto che il nove azzurro si vede però respinto dall’uomo ragno di Eugenio Corini, spettacolare nel suo volo d’angelo. Occasionissima fallita per un Napoli che subisce a questo punto il contraccolpo e complice un’amnesia della coppia Albiol-Koulibaly rischia la beffa poco dopo la mezzora quando Maxi Lopezsbuca tra la coppia centrale azzurra e al volo spedisce il pallone sulla traversa, provando poi il tapin di tacco che si spegne sul fondo. Il tutto con Rafael nell’impossibilità di intervenire. Insomma, Chievo in sofferenza ma vivo. Vivo tanto grazie agli errori degli uomini di Benitez quanto, come detto, alla reattività di Bardi non a caso decisivo ancora due volte prima del riposo, suInsigne al 35esimo e ancora su Higuain allo scadere. Un uno conto tanti che puntuale ricomincia al rientro dagli spogliatoi. Tre minuti e tocca a Zuniga infatti fare in conti con la giornata super del portiere del Chievo vedendosi respinta in angolo una botta non angolatissima ma violenta dai 25 metri. Risultato stretto per il Napoli che prende però i connotati della beffa sessanta secondi più tardi quando Maxi Lopez ammutolisce il San Paolo incuneandosi nell’area azzurra per raccogliere in pallone del vantaggio gialloblu: Albiol è in colpevole ritardo, Rafael prova l’uscita in extremis ma l’ex doriano trova con fredezza l’angolo giusto per l’1-0. Un silenzio quello che cala sul San Paolo che dura pochi minuti, due per la precisione, quelli che portano all’errore sotto porta di Insigne che fa esplodere il malumore del tifo azzurro. Malumore che accompagna lo scorrere inesorabile della partita verso il fischio finale in un pomeriggio dai connotati stregati che dopo le ultime due prodezze dell’uomo copertina – ovviamenteBardi, reattivo su Hamsik a metà ripresa, superlativo su Zapataallo scadere – si chiude allora come annunciato subito dopo il colpo vincente di Maxi. Vale a dire, tra i fischi rivolti alla squadra e i cori pesanti indirizzati contro il presidente De Laurentiis. Dell’unità chiesta e, inizialmente trovata, non più traccia: la crisi, dopo due giornate – è una realtà che non si può certo eludere.
Bardi 8.5: si prenda il dvd della partita e se la riveda con calma. Giornate così vanno rivissute col giusto distacco per apprezzarne al meglio la grandezza
Higuain 5: colpa o sfortuna? Entrambe. Incrociare sulla propria strada un Bardi come quello visto al San Paolo certo non è una botta di fortuna ma dal Pipita è lecito aspettarsi e pretendere molto di più
Maxi Lopez 7: galleggia nell’anonimato sino alla traversa che scuote il San Paolo e risveglia il suo istinto da killer, quello che a inizio ripresa umilia Albiol e condanna il Napoli
Albiol 4.5: lento e distratto. Sempre in ritardo, spesso fuori posizione. Pessimo
Insigne 5: condannato dal San Paolo e dalla sua voglia di strafare. Gli applausi – timidi – alla sua uscita dal campo non bastano a ricucire un rapporto sfilacciato e a risollevare un morale minato
Napoli (4-2-3-1): Rafael 6; Maggio 6, Albiol 4, Koulibaly 5, Zuniga 6; Jorginho 6 (27′ st De Guzman), Inler 6; Callejon 4.5 (33′ st Zapata 6), Hamsik 5, Insigne 6 (13′ st Mertens 5); Higuain 5.5 A disp.: Andujar, Colombo, Britos, Henrique, Mesto, Gargano, David Lopez, Michu. All.: Benitez
Chievo (4-3-1-2): Bardi 8.5; Frey 6, Dainelli 5.5, Cesar 5.5, Biraghi 5.5; Izco 6.5 (36′ st Gamberini sv), Radovanocic 6.5, Hetemaj 6.5; Birsa 5.5 (24′ st Botta sv); Lazarevic 6 (27′ st Cofie 6), Maxi Lopez 7 A disp.: Bizzarri, Seculin, Sardo, Edimar, Mangani, Paloschi, Zukanovic, Meggiorini, Pellissier. All.: Corini
Arbitro: Giacomelli
Marcatori: 4′ st Maxi Lopez (C)
Ammoniti: Maggio (N), Cesar (C), Dainelli (C), Inler (N)
Espulsi: -
Note: al 26′ Bardi (C) para un rigore a Higuain
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