set 01, 2014 Redazione Sport 24 0
Roma. Dopo l’abbraccio tra il Pontefice e il Pibe nel pomeriggio, l’ex fuoriclasse del Napoli continua il suo show all’Olimpico. Noventa minuti in campo, lampi di classe e consuete polemiche: “Sono nero: Icardi non fa parte della famiglia del calcio. Mi avevano assicurato che non avrebbe giocato”. La “Partita Interreligiosa per la Pace” fortemente voluta dal Pontefice ha avuto un grande successo all’Olimpico. Visto il momento storico e le notizie che arrivano da vari fronti (Gaza, Ucraina, Siria, Iraq) era un appuntamento importante. Diego Maradona è chiaramente l’uomo più atteso, persino da chi è sceso in campo con lui. I compagni lo cercano, gli avversari (si fa per dire visto il tenore della gara) non azzardano mai il tackle. Lui delizia con il pallone tra i piedi, come quando regala ad Alvarez una palla da spingere dentro. Poi si ripete con Roberto Baggio ed è il momento più esaltante della serata, anche perché a differenza di Ricky, lui la mette dentro. Gol e grandi emozioni, anche quando Buffon esce su Del Piero e gli impedisce di segnare. Prima, invece, aveva già fatto gol Iturbe, per la gioia dei tifosi della Roma. Che hanno applaudito anche le parole di Maradona: ” Qui stasera ci sono tanti numeri 10 che divertono la gente: Baggio, Del Piero, io… però ne manca uno, che si chiama Francesco Totti. Sì, davvero lui ci manca”. Parata di stelle all’Olimpico: Sheva con David Trezeguet. LaPresseAlessandro Del Piero. LaPresseJavier Zanetti. LaPresse La star della serata, Diego Armando Maradona. LaPresseL’esibizione della cantante Violetta. LaPresseSamuel Eto’o. LaPresseAndrea Pirlo. LaPressePaolo Maldini, in grande forma. LaPresseLe squadre prima del calcio d’inizio. LaPresseRobi Baggio. LaPresseLaPresseGazzetta dello SportMaradona scherza col Cholo Simeone. LaPresseZanetti con Baggio e Del Piero. AnsaParata di stelle all’Olimpico: Sheva con David Trezeguet. Maradona resta in campo anche nella ripresa: cammina, ma sradica un pallone dai piedi di Schelotto che cerca di puntarlo. I suoi “Scholas”, però, si fanno rimontare: Shevchenko contribuisce allo spettacolo con un rigore a cucchiaio (a proposito di Totti…) e un’autorete provocata, poi Icardi segna una tripletta portando i Pupi sul 6-3 (dell’israeliano Hemed e Santa Cruz gli altri gol). E Maurito, indirettamente, scatena il colpo di scena finale: “Gli organizzatori mi avevano promesso che non avrebbe giocato – dice Maradona al termine della partita – Sono incazzato nero. Lui non fa parte della famiglia del calcio”.
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