ott 21, 2012 Alessandro Pagano Sport 24, Sport USA 0
Sarà solo fantabasket o sarà uno scenario, un terreno che prima o poi sonderà l’MVP LeBron James? Al momento la cosa sembra essere divisa in due. Da un lato la smentita di LeBron Raymon James, dall’altra la mancata smentita di Jim Buss, proprietario della franchigia più conosciuta al mondo. Nei giorni scorsi, però, un fulmine a ciel sereno sembrava aver spento tutti gli entusiasmi e le voci di corridoio della città degli angeli: “Sono qui ed è l’unica cosa che conta”, dichiara LeBron James. “Mi sto preparando per questa stagione, per difendere il titolo. E’ tutto… Sono qui, ora. Non so da dove sia venuta fuori questa storia ma capisco che si dicano certe cose. Non mi preoccupo, devo rimanere concentrato con i miei compagni per essere pronto in vista delle prossime sfide”. Alla domanda riguardo l’eventuale fastidio di queste voci, LeBron James ha risposto con molta chiarezza: “Non è una situazione frustrante, vengono fuori voci ogni giorno e questo non mi condiziona. Io sono onesto con i miei compagni, sono qui e questa è l’unica cosa che conta. Chiunque può scrivere un articolo: se poi è coinvolta Espn, allora la storia diventa credibile”. In soccorso, qualora ci fosse stato bisogno, è arrivato anche il miglior amico di James, tale Dwyane Wade che ha dichiarato in maniera piuttosto burrascosa: “I media possono anche lasciare in pace il mio compagno. Lui resta qui. Create problemi a qualcun altro”. Questo è un lato della medaglia, sicuramente il più interessato e il più importante. Ma esiste anche l’altro lato della medaglia, composto dalla famiglia Buss, proprietaria dei Los Angeles Lakers. Il problema principale, a quanto pare, non sembrano essere i media, i giornalisti o qualsiasi addetto alle comunicazioni che, come diceva Wade, ingigantiscono la cosa e danno solo fastidio.
Fonti vicino alla famiglia Buss hanno chiesto a chi di dovere se quest’affare potesse essere realmente realizzato o meno. La risposta non è ovviamente stata diretta ma molto velata e, chiaramente, lasciata alle interpretazioni di chi ascoltava. L’executive dei Lakers, Jim Buss, figlio dello storico presidente giallo-viola, ha infatti dichiarato quanto segue: “Non è certo un caso che tutti i nostri contratti più onerosi finiscano per quella data e quella annata (Free Agency del prossimo anno, NdR). Vogliamo puntare sullo spazio salariale che avremo a nostra disposizione e convincere uno o due grandissimi free agent a vestire i colori dei Lakers. Quantificare ora quello spazio è impossibile, ma di sicuro il nostro intento sarà quello di puntare al top”. La mancata smentita, dunque, per quanto riguarda l’impossibilità di portare a termine l’affare fa presumere che LeBron James rientra effettivamente tra quei giocatori che Buss ha definito come “Top”. L’ingaggio di LeBron, inoltre, richiede proprio quel vasto spazio salariale a cui faceva riferimento il GM dei Los Angeles Lakers. Al momento la situazione è in stallo ma nella prossima Free Agency prepariamoci a qualsiasi scenario.
Nato a Pompei il 3/4/1993. Studente del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione presso La Sapienza di Roma, Redattore NBA per partenopress.com e My-Basket.it; giocatore e amante della palla a spicchi da sempre. MORE THAN A GAME.
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