apr 01, 2014 Alessandro Pagano Sport 24, Sport USA 0
Roma. Pat Riley, coach Spoelstra e tutto lo staff dei Miami Heat avevano pianificato un finale di stagione be diverso da questo. Il dominio previsto a inizio anno non c’è stato per via di una metà di stagione straordinaria dei Pacers. La frustrazione di vedersi secondi e non primi, come successo nelle ultime 2 stagioni, non è stata sempre tramutata in qualcosa di positivo, in motivazioni che ti spingono a far del meglio. Anzi. Una brutta crisi ha investito Miami quando, ormai, il primo posto assomigliava molto di più ad un’oasi nel deserto. Ma l’imprevedibilità che lo sport in generale, ed in particolare la palla a spicchi, ti riesce a dare è ciò che più di emozionante c’è. Dopo la sconfitta di Indiana, la terza consecutiva dopo la vittoria contro la stessa Miami, scendono in campo gli Heatles, così come li definisce il Re della squadra. L’avversaria da affrontare a South Beach è forse la rivelazione ad Est: i Toronto Raptors. Già certi di una qualificazione alla post-season, i Raptors di DeRozan e Lowry arrivano a Miami senza nessuna pretesa esagerata ma pur sempre per giocare ad alto livello una partita. Prima di cominciare, la solita nota di assenti per coach Spo, partendo da Wade (riposo ai suoi tendini delle ginocchia), passando per Oden (problemi alla schiena) e arrivando fino a Allen, ancora alle prese con i residui dell’influenza. Tip-off, palla a due, si inizia. L’inizio, lento come al solito, dei Miami Heat favorisce i padroni di casa che basano l’intero gioco sul run&gun e sui pick&roll splendidamente giocati da Kyle Lowry, più volte accostato proprio ai Miami Heat alla fine della sessione di mercato. La sveglia arriva dal Re, LeBron James, che con un salto che ha dell’acrobatico riesce a deviare il lob mal riuscito di ‘Rio Chalmers. Le rotazioni iniziano subito per Spoelstra, anche se la partita continua ad essere in equilibrio. Lewis trova splendidamente un “curl” (taglio a ricciolo) di James che non è nuovo a queste giocate. Ne avevamo vista una molto simile nell’ultimo minuto di gara7 tra Heat e Spurs, con la differenza che la palla era battuta a terra da Battier per Wade, mentre qui è Lewis che serve LeBron per la schiacciata. Se si parla di spettacolo, di salti acrobatici e di belle giocate non può non salire in cattedra DeMar DeRozan che porta a casa un and-one pazzesco, restando in aria un’eternità. Miami si rilassa fin troppo in difesa e gli attacchi veloci ma sempre ben gestiti dai Raptors fanno scappar via i canadesi. La schiacciata di Valanciunas vale il +10 a metà secondo quarto. Prima di guadagnare la via degli spogliatoi, quando mancano ancora 3’ da giocare, LBJ si “macchia” di un nuovo colpo proibito (involontario): nel ricadere dopo un rimbalzo, Lowry cerca di contrastarlo ma finisce con l’impattare contro il gomito di James. Resta per un po’ a terra stordito ma tornerà a far parte del match. Il pareggio arriva proprio dal numero 6 che ruba, anticipa tutti e vola in contropiede dove firma il pari a quota 49.L’intervallo giova a Miami che inizia un solito terzo quarto aggressivo, concentrato e molto lucido. A capeggiare questa riscossa è ancora James che in 5 secondi esatti si mangia tutto il campo prima di realizzare i 2 punti che valgono il +10 Heat. Quando LeBron sembra non averne più, ecco che spunta l’ex di turno CB1 in soccorso. Il suo jumper dalla media con tanto di contatto regala a Miami il massimo vantaggio (+15) a 4’ dalla fine del terzo quarto. Basta poco a James per ricaricare le pile perché se per due minuti non prende un tiro, ecco che al terzo tira fuori qualcosa di incredibile: batte l’uomo dal palleggio, va su, ma su su su! Schiacciata e di nuovo +15! Nell’ultimo quarto non c’è la solita passarella, il solito garbage time ma i canadesi ci provano e prima con Novak da 3 e poi con Vasquez arrivano sul -3 con 6:13 ancora da giocare. Il caso vuole che ad azzannare la partita alla giugulare sia uno che ha fatto la storia dei Toronto Raptors, ancora una volta Chris Bosh: ruba un passaggio destinato a far sviluppare un pericoloso contropiede e poi affonda la bimane che chiude il match. Game, Set and Match, finisce 83-93 in favore dei padroni di casa che si aggiudicano per la prima volta in stagione il primato solitario nella Eastern Conference! Il tutto con l’aiuto di un James da 32 punti, tirando 11/20 dal campo e 1/6 da 3, andando vicino alla tripla doppia con 7 rimbalzi e 8 assist. Ai 32 di James vanno aggiunti i 18 di un positivo Bosh, i 12 di ‘Rio e i 13 di Andersen che col 5/5 si prepara alla sua personalissima visione dei playoff. Per i Raptors nessun rammarico. Escono a testa alta dall’AAA con la doppia doppia di Valanciunas (14 + 10), i 16 di DeRozan e i 17 di un sorprendente Vasquez.
happy wheelsNato a Pompei il 3/4/1993. Studente del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione presso La Sapienza di Roma, Redattore NBA per partenopress.com e My-Basket.it; giocatore e amante della palla a spicchi da sempre. MORE THAN A GAME.
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