ott 23, 2011 Luigi Liberti Home Page, Il Partenopeo, Sport 24 0
NAPOLI – I 5 punti ottenuti dal Napoli nelle ultime 5 partite hanno lanciato un preoccupante interrogativo: “Vale la pena lottare su due fronti, con i rischio di non portare nulla a casa se non critiche e malumori?”. In effetti, il doppio impegno Champions-Campionato crea un evidente stress psicofisico, con una conseguente perdita di punti. Ma se è vero che gli sforzi europei al massimo potrebbero portare ad un ottavo di finale da “perdere” contro un Barcelona o un Real Madrid di turno, non è altrettanto vero che puntando solo alla competizione nazionale il Napoli possa lottare per lo Scudetto. Il divario da Milan e Inter è ampio, e neanche la partenza frenata delle milanesi riuscirà ad annullare il gap tecnico, quantitativo e d’esperienza che le separa dai partenopei. Al termine del campionato, in vetta ci saranno sempre loro e per un semplice motivo: il campionato non si gioca sempre con gli 11 titolari, ed al meglio della condizione. In una stagione ci sono alti e bassi, infortuni, ed anche le coppe. Entusiasmi ed illusioni a parte, è palese che il Napoli abbia una rosa limitata e soprattutto i suoi “tenori” più che infiammare la tifoseria con qualche sterile azione (vedi Lavezzi) o utili ma discontinue prestazioni (Hamsik) non possono certo garantire il rendimento offerto dai Top Player di Milan ed Inter. Ma per ora va bene così. Per vincere il campionato di seconda fascia, quello che porta al terzo posto-champions per intenderci, c’è tempo. Juventus, Roma, Udinese e Lazio sono molto forti ma tutte all’altezza del Napoli. A questo punto meglio goderci la Champions, crescere d’esperienza, d’immagine (anche quella della città e della tifoseria) e toglierci la soddisfazione di vedere partite che fino a qualche anno fa le si potevano giocare solo sulla playstation.
Tornando all’aspetto tecnico-tattico, in questo momento bisogna stringere i denti e sperare in una ripresa delle pedine chiave: Hamsik è quasi assente e non incide. Cavani lotta, ma gira largo dall’area avversaria. Lavezzi gira a vuoto, peccando come sempre di precisione e la lucidità ed ultimamente anche di giocate decisive. L’infortunio di Pandev, o meglio il suo non inserimento, è un’ulteriore tegola che costringe Mazzarri a non poter far rifiatare al meglio le tre punte di diamante. Al massimo della condizione i tre davanti hanno dimostrato di saper fare la differenza, ed il loro apporto diventa fondamentale adesso che ci sono da affontare al San Paolo l’Udinese e dopo la trasferta di Catania, Juventus e Lazio. Con Milan e Roma appaiate in classifica agli azzurri e Inter più dietro, bisogna correre per non lasciar scappare proprio le prossime visitatrici di fuorigrotta. Udinese, Lazio e Juventus sono rispettivamente a più quattro, più tre e più due sulla formazione di Mazzarri ed è necessario quindi bloccare subito idee di fuga e ricompattere il gruppo in attesa di trovare il Napoli migliore.
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