dic 26, 2012 Alessandro Pagano Sport 24, Sport USA 0
NO è la risposta alla domanda che, probabilmente vi sorgerà spontanea. No, non si riposano praticamente MAI. I giorni in cui la NBA non gioca sono davvero pochissimi e, anche per questo motivo, non smettiamo di seguirla, nemmeno dopo il pantagruelico pasto di Natale che tutti noi abbiamo consumato. Anzi, c’è di più. La lega e gli addetti alle organizzazioni di calendario e partite, sanno che una concentrazione maggiore di spettatori e telespettatori può concedersi il piacere di vedere una o più partite e, per accontentarli tutti, piazza le migliori squadre contro, sullo stesso parquet, le une contro le altre. Ci soffermeremo sul big match di Natale, ovvero sia quello di LeBron vs Durant (Heat-OKC), ma nella stessa notte abbiamo Kobe vs Melo (Lakers-Knicks) e i Clippers, con la loro prorompente striscia di vittorie consecutive. Iniziamo, dunque, ad addentrarci idealmente in un luogo caldo, dove, nonostante il periodo, si viaggia comunque a 30°! Partiamo da South Beach, Miami, nella Florida meridionale.
OKLAHOMA CITY THUNDER @ MIAMI HEAT: è il rematch delle scorse finali, con quel senso di rivincita che ha caratterizzato l’approccio alla gara soprattutto per gli uomini di coach Brooks. Sono due le annotazioni da fare, prima ancora di partire col racconto del match: in primis, OKC-Miami è la prima partita che si giocherà con le Christmas Jersey, divise da gioco ideate esclusivamente per l’occasione (molto semplici, monocromatiche ma allo stesso tempo belle); la seconda, invece, riguarda il pubblico di fede Heat, perché saranno anche tifosi e sarà anche un match sentito, ma siamo pur sempre a Miami e l’American Airlines Arena si riempie con la solita e consueta calma. Detto ciò, tutto pronto per il tip-off a SoBe. Senza mezzi termini è la sfida tra i due giocatori più dominanti della Lega, da una parte KD35 e dall’altra LeBron James. Soliti rituali, scaramanzie, saluti e lo spettacolo ha inizio. L’asticella tende a inclinarsi subito dalla parte dei padroni di casa con il Re che va a schiacciare in campo aperto il 7-0 iniziale, facendo impazzire i (pochi ancora) presenti alla TripleA. Come un diesel, la squadra di Brooks si scalda piano piano, così come un po’ alla volta si azionano i motori di Russell Westbrook. Miami, però, sembra essere molto più in partita, sembra aggredire l’avversario tanto da costringere OKC a tante palle perse nel solo primo quarto. Da palle perse scaturisce il contropiede e non c’è squadra più “unstoppable” degli Heat in campo aperto. I primi 12’ si chiudono col punteggio di 24-27 Miami. Nel secondo periodo Westbrook arma la mano di Durant che comincia a bombardare la difesa Heat. La risposta del rivale arriva in men che non si dica con tanto di tap-in schiacciato! Riesce a tener botta OKC ma all’intervallo i padroni di casa sono avanti di 6 lunghezze. All’inizio della ripresa i Thunder dimostrano di avere almeno la stessa voglia di vincere di Miami e, grazie a 5 punti di fila di KD, OKC mette per la prima volta il naso avanti. Un bello spavento arriva 3’ dalla fine del terzo quarto, quando Wade da terra prova a recuperar palla e resta a terra, toccandosi il quadricipite. Corsa negli spogliatoi per un rapido massaggio e poi via di nuovo in campo. Miami chiude avanti di 2 all’ultimo giro di boa e si prospetta un quarto quarto di fuoco. L’inizio non è proprio all’insegna della massima sportività poiché, dopo aver rubato palla, Russell Westbrook vola verso il ferro avversario ma viene abbattuto da Shane Battier e da Wade piuttosto cruentemente. La reazione istintiva e bellicosa del talento da UCLA viene immediatamente fermata da due compagni di squadra. Si decide per un fallo tecnico, sempre sotto l’occhio del commissioner Adam Silver. Wade ci tiene a ricordare ai Thunder che questa è casa sua e la penetrazione con tanto di punto esclamativo la dice lunga sulle sue condizioni fisiche. L’arena diventa una bolgia per ultimi 5’ finali e le squadre abbassano il ritmo dopo una partita molto dispendiosa. Il risultato resta comunque in bilico e diventa quasi nulla la distanza quando KD in coast-to-coast guadagna il centro area e inchioda la schiacciata del -1 a 44’’ dalla fine. Il possesso successivo è affidato a LeBron che non appena vede Perkins nella direzione del raddoppio, scarica la palla a Bosh sul quale non ruota nessuno per due punti comodi che apparentemente chiudono il match, quando sul cronometro mancano 25.5 alla sirena finale. Le ultime chance di pareggio sono nelle mani di OKC che sciupa prima con Durant e poi con Westbrook, tirando in entrambi i casi lungo. Game, set & match: Miami batte OKC 97-100. La sfida nella sfida si chiude come meglio non si potrebbe per LeBron che, però, chiude sotto nel computo dei punti finali. Durant, infatti, ha realizzato 33 punti, 7 rimbalzi e 6 assist, coadiuvato da un Westbrook in doppia-doppia con 21 punti e 11 assist. Se da un lato c’è la doppia doppia di Russ, dall’altro LeBron James va molto vicino alla tripla doppia con 29 punti, 9 assist e 8 rimbalzi! Miami vince la sua quinta partita consecutiva mentre i Thunder perdono la loro seconda partita di fila. Miglior regalo di Natale non potevano ricevere i tifosi Heat!
happy wheelsNato a Pompei il 3/4/1993. Studente del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione presso La Sapienza di Roma, Redattore NBA per partenopress.com e My-Basket.it; giocatore e amante della palla a spicchi da sempre. MORE THAN A GAME.
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