nov 27, 2014 Alessandro Pagano Home Page, Sport 24, Sport USA 0
Senza mezzi termini, senza se e senza ma, è un inizio di stagione incredibile, ricco di colpi di scena, record inaspettati e classifiche radicalmente capovolte. La favola dei Toronto Raptors nella Eastern Conference non è equiparabile a quella dei Memphis Grizzlies a ovest, anche se entrambe sembrano destinate a non esaurirsi in poco tempo. Entrambe, un po’ inaspettatamente, controllano le due classifiche con lo stesso record (13-2) e con un gioco brillante ed efficace. Da un lato DeRozan, Lowry e la nuova arma in più Louis Williams, arrivato in estate dagli Atlanta Hawks, dall’altro la consueta solidità di Randolph, Conley e con un Marc Gasol in versione “furia”. Ma chi sono gli altri protagonisti dell’inizio di stagione? Proviamo a tracciare una Top10 che riprenda i migliori 10 giocatori NBA finora, ad un mese dal suo inizio:
STEPHEN WARDELL CURRY from Golden State Warriors: il figlio di Dell non compare sul podio dei migliori marcatori del momento ma le ultime due partite, e più in generale l’avvio di stagione, lo pongono sul nostro gradino più alto. 24.2 punti media, 92.3% ai tiri liberi, 7.7 assist a sera e un impressionante quarantello rifilato a domicilio ai Miami Heat. Cifre che fanno alzare parecchie orecchie, numeri da strabiliante giocatore, dati che al momento lo vedrebbero in pole per il titolo di MVP.
MARC GASOL SAEZ from Memphis Grizzlies: può essere considerato un veterano viste le sue già 6 stagioni ma senza ombra di dubbio questa è la stagione della definitiva consacrazione. 19.8 punti e 8.3 rimbalzi di media a partita fanno di lui il lungo più completo della Lega. Le parole di Kobe Bryant fanno il resto: “Ha tutto”. Un gran bel attestato di stima per chi per tanti anni ha giocato con il fratello Pau.
DEMARCUS COUSINS from Sacramento Kings: se c’è un dominatore all’ombra dei cristalli, quello è DMC. La involontaria similitudine del suono del nickname con TMC (Tracy McGrady) esula da quelle legate al gioco, perché probabilmente il livello di gioco che sta raggiungendo Boogie Man è stato terra di pochi. La prima cosa che balza agli occhi è l’incredibile somiglianza al gioco di Shaq ma rispetto al centro dei Lakers, dei Suns, dei Boston e degli Heat, Cousins ha anche una variabile del gioco che O’Neail non aveva, ovvero sia il tiro dalla media distanza. Leader nella Lega per rimbalzi (12.6 a sera), sesto nella classifica dei marcatori (23.5), 23esimo per percentuale dal campo (51.2%) e, tanto per gradire, 16esimo miglior stoppatore della Lega dal punto di vista numerico (1.53 a gara). DMC non è solo vicino a TMC ma anche ad uno dei più particolari soprannomi si Shaq: MDE, Most Dominant Ever. La strada è quella giusta.
ANTHONY DAVIS from New Orleans Pelicans: il protagonista più atteso non sta affatto tradendo le aspettative. Un inizio di stagione da padrone del settore lunghi dell’intera NBA: 25.4 punti (secondo miglior marcatore), 11.2 rimbalzi (ottavo), 56.5% dal campo (nono), 2.08 recuperi (quarto) e 3.38 stoppate. Numeri incredibili, soprattutto considerando che è un sophomore, ovvero sia un giocatore al secondo anno. Un fisico pazzesco e dei mezzi atletici impressionanti per AD che ha già seriamente messo un’ipoteca sul premio di difensore dell’anno. Si può lavorare ancora tanto sull’IQ cestistico per farlo diventare una delle migliori ali grande mai viste su un parquet. I suoi Pelicans, però, non riescono ad esprimersi al meglio, mostrando ancora segnali di discontinuità.
LEBRON RAYMONE JAMES from Cleveland Cavaliers: la Decision 2.0 non ha ancora prodotto i frutti sperati come era pronosticato da gran parte degli addetti ai lavori. Ma una partenza così brusca non se l’aspettava nessuno. I Cavs sono una squadra nuova, un progetto che, seppur con grandi interpreti, ha bisogno di tempo per decollare definitivamente e in questo aspetto James ricopre un ruolo fondamentale. Eclatante è il dato che testimonia come con 25 o più punti di James, Cleveland abbia vinto 6 partite e persa una, mentre con un James al di sotto dei 25 punti, le sconfitte siano 6 e la vittoria sia una sola. Quarto miglior marcatore della Lega con 25.3, LeBron pare stia ora ingranando la marcia e i suoi Cavaliers sono alla seconda vittoria consecutiva.
KOBE BRYANT from Los Angeles Lakers: tutt’altri sono i problemi del Black Mamba angeleno. Il peggior primato della Western Conference appartiene ai suoi Lakers che su 15 partite hanno portato a casa 12 referti gialli e appena 3 rosa, con be 7 sconfitte interne. È superfluo dire che è la peggior partenza della storia della franchigia. I dubbi su Bryant sono passati dopo la prima partita, visto che nonostante l’età e i seri infortuni, il Mamba sembra essere in forma smagliante (26.4 di media, la più alta nella NBA). Il dilemma resta lo stesso: tanti tiri presi, molti forzati…con un supporting cast di livello medio-basso, è la strategia offensiva migliore? Un bel grattacapo per coach Scott che, al momento, si fida ciecamente del suo ex compagno di squadra. Lakers in alto o in basso, Kobe non si discute. Sempre il top.
JAMES HARDEN from Houston Rockets: lo abbiamo ammirato al mondiale in Spagna, lo abbiamo preso in giro per il suo modo di difendere, per i suoi rientri in difesa ma la “Barba” è così, prendere o lasciare. I Rockets se lo tengono stretto, anche perché dopo anni e anni di tremenda carestia, Harden è uno dei migliori realizzatori dell’intera NBA e anche quest’anno sta viaggiando a 25.3 punti di media e 6.7 assist a sera. L’evoluzione da sesto uomo a franchise player ha portato Harden a responsabilizzarsi, soprattutto in attacco. Quando la palla scotta, meglio affidarsi al Barba e lasciarlo esprimere come meglio crede. Houston è la quarta forza ad Ovest, a pari merito proprio con quei Trailblazers che lo scorsso anno li avevano eliminati.
JIMMY BUTLER from Chicago Bulls: “I’M NOT A STAR” ha dichiarato dopo l’ennesima incredibile prestazione. Difficile dargli torto ma anche difficile dargli credito. Passare dai 2.6 di media all’anno (2011-2012) ai 21.6 attuali è un viaggio che dura appena 4 anni e che vede il talento dei Bulls come miglior finalizzatore di Chicago. “Non è un ruolo che mi compete” continua ai microfoni dopo la partita ma il suo rendimento è incredibilmente migliorato durante questa estate, tanto da rivalutare in positivo il soprannome di Jimmy Buckets. Anche senza Rose, ancora alla ricerca della forma migliore e della parola “fine” ai suoi guai fisici, coach T. si consola con Butler e la sua crescita esponenziale. Umiltà e lavoro, intelligenza e voglia di crescere.
DAMIAN LILLARD & LAMARCUS ALDRIDGE from Portland TrailBlazers: per le ultime due posizioni abbiamo scelto due coppie e la prima è l’asse meraviglioso della RipCity. Un connubio di velocità, rapidità, eleganza e tanta, tanta, tanta efficacia. La franchigia di Oakland vola al terzo posto ad Ovest sopra a squadre come Spurs, Mavericks, Clippers e Thunder. È la squadra che al momento ha la miglior striscia di vittorie consecutive più lunga, essendo imbattuta da 9 turni. La squadra di coach Stotts è l’epitome della squadra completa: con lunghi di spessore, di qualità e anche di esperienza come Chris Kaman; esterni da invidiare, clamorosi tiratori da 3 punti ed infine una panchina che migliora anno dopo anno. Lillard e Aldridge sono senza mezzi termini i fari di questa squadra e senza di loro Portland perderebbe tantissimo.
MONTA ELLIS & DIRK NOWITZKI from Dallas Mavericks: se la parola intramontabile dovrebbe far riferimento alla realtà, il miglior accostamento empirico sarebbe senza ombra di dubbio rappresentato da Monta Ellis e WunderDirk. Due realizzatori d’altri tempi, due giocatori di un altro pianeta, capace di imbarazzare ogni tipo di difesa chi con delle penetrazioni rapidissime, chi con una tecnica sopraffina. Eleganza e potenza allo stesso tempo, efficacia e voglia di vincere sono gli elementi sui quali si fonda la sinergia tra i due migliori giocatori dei nuovi Dalla Mavericks.
happy wheelsNato a Pompei il 3/4/1993. Studente del corso di Scienze e Tecnologie della Comunicazione presso La Sapienza di Roma, Redattore NBA per partenopress.com e My-Basket.it; giocatore e amante della palla a spicchi da sempre. MORE THAN A GAME.
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