feb 24, 2012 Redazione Home Page, Sport 24 0
La matematica non è un’opinione e il calcio è una scienza esatta. Mettendo assieme questi due assiomi, si potrebbero ipotizzare alcune cose. Il vero problema è che, come si suol dire, la palla è rotonda e spesso rotola come le pare. Eppure, si può partire da alcune premesse.
Parliamo di Champions League, un torneo che ha stupito sin dalle sue fasi iniziali. Ha stupito per le eliminazioni eccellenti, vedi entrambe le squadre di Manchester, vedi Ajax e vedi Porto. E per le squadre che hanno proseguito il cammino: su tutte, l’Apoel Nicosia, poi il Basilea e, secondo qualcuno, anche il Napoli. Già, il Napoli. La squadra maggiormente data per spacciata. E invece…
Gli azzurri hanno fatto stropicciare gli occhi un po’ a tutti: addirittura, martedì notte il sito ufficiale del Chelsea scriveva che il Napoli «gioca il miglior calcio d’Europa». Sarà stato scritto forse per lenire la delusione di una sconfitta cocente, però è una soddisfazione.
Bene, dicevamo delle sorprese in Champions. Anche questi ottavi ce ne hanno regalate eccome. Noi, onestamente, il Napoli lo teniamo in disparte: per chi scrive il fatto che gli azzurri ne abbiano rifilati tre al Chelsea è più che legittimo. È invece meno logica la vittoria del Basilea sul Bayern Monaco e il pari al 93esimo del Cska sul Real Madrid. Certo, obietterà più di uno di voi. Al ritorno sia i tedeschi che gli spagnoli faranno a fette i loro avversari. Può darsi, però tutto ciò fa riflettere comunque. Gli spagnoli, a nostro avviso, sono più avvantaggiati: primo, perché non hanno perso; secondo, perché sono in un periodo di forma migliore.
I bavaresi, terribili fino a qualche mese fa, adesso hanno perso smalto. All’Allianz Arena potrebbe essere un’altra storia, ma potrebbe non esserlo. La gara in svizzera è stata giocata bene, ma persa. E nel calcio conta questo. Se il club elvetico si chiude a dovere, potrebbe passare il turno. È vero che i tedeschi hanno organizzato una preparazione mirata al lungo periodo, e che quindi un calo ci può stare, eppure…
Eppure il Man Utd non doveva uscire, così come il City. Eppure il Real di Mourinho, deputato a vincere la Spagna, ha pareggiato e non vinto a mani basse.
Sembra di rivivere l’edizione 2003-04, quando vinse – seppur con Mou in panca – la “matricola” Porto. Se la matematica non è un’opinione, e la palla rotola come sta facendo finora, già il Bayern potrebbe fare harahiri. E sarebbe un ostacolo in meno…
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