gen 29, 2012 Luigi Liberti Il Partenopeo, Sport 24 0
Genova. Udinese e Inter frenano, ma il Napoli non ne approfitta per rientrare in corsa per il terzo posto e perde a Genova. I Grifoni partono subito forte, trascinati dal duo Gilardino – Palacio egregiamente supportato da Sculli e Jankovic, mentre il Napoli dopo una ghiotta occasione sciupata da Hamsik non riesce a rendersi pericoloso. Nell’11 partenopeo mancano Aronica, Inler, Maggio e Cavani. E se per Inler un po’ di riposo era necessario dopo un inizio di campionato in cui ha offerto un rendimento ampiamente insufficiente, il discorso cambia con gli altri: Britos ha ulteriormente indebolito un reparto già in crisi dal momento poco brillante di Campagnaro e Cannavaro; Zuniga può essere utile in scampoli di gara ma certo non può sostituire Maggio, ed in attacco non si può fare a meno del bomber della squadra soprattutto se è l’unico centravanti di ruolo. In condizioni favorevoli, e con un po’ di fortuna, anche in queste condizioni si poteva tornare a Napoli con qualche punto. Ma se ci metti un Genoa reduce dalla batosta dell’andata al San Paolo, dove finì addirittura 6-1, ed un Palacio che ai primi minuti indovina un eurogoal che esalta tutti, l’impresa è ardua.
LA GARA. Il primo tempo è intenso, a tratti cattivo. Dopo 3′ gli ammoniti sono già due. La prima occasione e del Napoli, ma resterà l’unica dei primi 45′. Pandev, centravanti al posto di Cavani, devia a lato un cross di Zuniga. Poi è un crescendo Genoa: costante, inesorabile. I rossoblù sfiorano il vantaggio con Gilardino, che spreca due volte sottomisura, e Jankovic. Ma quando sfonda, il Grifone, lo fa due volte di fila. Apre le marcature una rete favolosa di Palacio, un destro violento dalla grande distanza dopo un rimbalzo. Il gol della domenica. Poi raddoppia proprio Gilardino, che si rifà degli sprechi precedenti e va a bersaglio di testa, sfruttando una dormita di Paolo Cannavaro. Il Napoli accusa il colpo, sbanda. La gara si incattivisce ulteriormente: fallo di frustrazione di Lavezzi ( ammonito, salterà la gara di mercoledì con il Cesena) su Mesto, che poco dopo mette fuori combattimento Cannavaro, sostituito forzatamente da Maggio, che trasforma la difesa del Napoli in un reparto a quattro. Nella ripresa, al 12° minuto (ma perché non metterlo dal 1° minuto?) entra anche Cavani, ed il Napoli fa la partita anche se sbaglia molti passaggi. Sembra ormai tardi, il Genoa è arroccato in difesa e lascia pochissimi spazi. Difesa e ripartenze, e proprio da una di queste, Palacio con un destro incrociato sul bel pallone recapitatogli da Gilardino trova la terza rete. È l’11° centro in campionato per l’attaccante argentino. Si prospetta una goleada “riparatoria” per l’umiliazione subita all’andata, ma a dieci minuti dal termine Edinson Cavani segna di testa su cross di Maggio, e un solo minuto dopo Lavezzi, che fino a quel momento aveva giocato 8 palloni perdendone 9, scatta su imbeccata di Gargano e di esterno destro spiazza Frey. Marassi ammutolisce, per esultare quando in pieno recupero Frey respinge un insidioso destro da fuori area di Dzemaili. Poteva essere il pari, ma vince il Genoa.
MIX ZONE.
Walter Mazzarri: «Abbiamo giocato un gran secondo tempo e devo valutare la prestazione complessiva. Nel primo tempo il Genoa era più concentrato ed aggressivo – ammette l’allenatore -. Arrivavano prima su tutti i palloni. Noi abbiamo sbagliato i primi 20-30 minuti, senza riuscire a carburare, eravamo poco concentrati. Ci siamo impauriti e da lì in poi è stata tutta in salita. C’è mancata un po’ di lucidità, forse anche a causa della partita giocata tre giorni fa con l’Inter in Coppa Italia. E questo si paga, soprattutto in difesa. Nel primo tempo abbiamo giocato male, soprattutto la prima mezz’ora ed è stato per merito del Genoa. A parte l’eurogol di Palacio, non mi è piaciuto come abbiamo subito il secondo. Però per quello che abbiamo fatto nella ripresa se avessimo pareggiato nessuno avrebbe potuto dire niente. Giocando ogni tre giorni è difficile ripetersi e i ragazzi pagano la fatica è fisiologico. Cavani? Ogni tanto ha bisogno di rifiatare, quando giochi sempre devi fermarti altrimenti rischi di infortunarti. Anche Aronica era in tribuna per scelta tecnica, non si può giocare con questa intensità ogni tre giorni, è rischioso. Il Genoa che ho visto oggi è una signora squadra, rispetto all’andata ha molti giocatori in più, da Palacio a Biondini da Sculli a Gilardino. Un gruppo di alto livello».
Le Pagelle del Napoli:
De Sanctis 6:
Sul tiro di Palacio servirebbe la prodezza che non arriva, ma non può farne sempre
Campagnaro 6:
Regge da solo una difesa allo sbando.
Cannavaro 5:
Si addormenta sul goal di Gilardino, evidenziando il suo pessimo stato di forma. Esce per infortunio
Britos 5:
Per lui si invoca “tempo e fiducia”. Speriamo non sia un “Inler 2”.
Zuniga 5:
Evanescente come spesso gli capita.
Gargano 7:
Motorino instancabile, e questa volta anche lucido e preciso.
Hamsik 5.5:
Sbaglia una facile occasione con un tiro debole e centrale che poteva riaprire la partita.
Dzemail 6:
Qualche errore lo commette, ma corre tanto e supporta Gargano meglio di Inler. Meritava il gol del tre pari
Dossena 6:
Fa la sua parte anche nella difesa a 4.
Pandev 5.5:
Non è una prima punta. Meglio quando viene utilizzato dietro le punte o esterno d’attacco.
Lavezzi 5.5:
Nel primo tempo gioca 6 palle e ne perde 7. Nella ripresa si abbassa a centrocampo a prendere e perdere palle, fino al goal. Ma un lampo è troppo poco per uno come lui.
Maggio 6:
E’ in campo nella ripresa e quindi non partecipa alla disfatta del primo tempo. Assist per il gol di Cavani e buona prova nel ruolo, basso a destra a 4, che è suo anche in nazionale
Cavani 7:
Entra e come al solito segna e indica la strada della rimonta, che per un soffio non arriva, ai compagni
Vargas sv:
entra e si vede poco, ma Mazzarri poco alla volta deve mandarlo in campo
Mazzarri 5:
Ha difficoltà a gestire una rosa più ampia di undici elementi. Il turnover lo si programma al pari della formazione titolare, e non è ammissibile schierare giocatori fuori forma e fuori dagli schemi.
Le pagelle del Genoa:
Palacio 7,5: l’argentino ritorna a far danni alle difese avversarie e grazie alla sua doppietta mette un pesante marchio sulla vittoria dei suoi compagni di squadra. Gilardino 7, Sculli 7, Frey 7, Kaladze 6,5, Biondini 6,5, Moretti 6,5, Jankovic 6,5, Kucka 6, Mesto 6, Seymour 6, Birsa s.v., Sampirisi s.v., Granqvist 6. All. Marino 6,5
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