mag 26, 2014 Salvatore Malfitano Home Page, Sport 24, Sport USA 0
La parola “dramatic” è quella usata dalla Lega per descrivere il ritorno di Serge Ibaka, dato per spacciato solo la settimana scorsa per questa serie. Il congolese di nazionalità spagnola, però, ha sorpreso tutti riuscendo a recuperare miracolosamente per gara-3, la cui importanza in una serie di playoff è proverbiale. Specialmente se, come in questo caso, si è già stto 2-0 contro il peggior avversario possibile. Nessuna cifra folle, o perlomeno nulla che il numero 9 di OKC non ci abbia già mostrato. Ma l’importanza sotto le plance di Ibaka si è mostrata in tutta la sua determinatezza in questa partita.
Infatti, la partenza sua e dei Thunders, giocando con le parole, è fulminea. Mette a referto 8 punti e 2 stoppate nei primi 5′, nel solo primo tempo arriva a 10, con un 5/5 dal campo. I segnali incoraggianti arrivano nel secondo quarto anche da un caldissimo Kevin Durant, che prima schiaccia il 36-42 in contropiede, poi, imbeccato da Reggie Jackson (schierato a sorpresa in quintetto in luogo di Sefolosha), manda a bersaglio la tripla del 38-47 a 3’30” dall’intervallo lungo. Dall’altro lato, la risposta è facile da trovare tra quei tre e ancora una volta arriva dall’Argentina: Diaw lo trova nell’angolo e Ginobili riavvicina i suoi Spurs con la tripla del 45-49. Sullo stesso asse, solo un minuto e mezzo dopo, il risultato si replica per il 50-51; ma Manu è caldo ed è suo il buzzer beater, sempre dall’arco, con soli 5.9” da giocare (53-54). La palla ritorna in gioco e Westbrook spara da più di 9 metri: solo retina e la Chesapeake Arena esplode. Si va a riposo sul 53-57. Al rientro dagli spogliatoi, OKC prova a scappare con Westbrook, ma la schiacciata di Leonard su un tardivo Ibaka fissa il punteggio sul 59-67. Lo spagnolo, però, è in serata e non gliela si può fare più di una volta: il floater di Green, infatti, si infrange sulla manona destra dell’ala/centro. Cadendo dopo il salto, però, Ibaka zoppica e rientra momentaneamente negli spogliatoi. Gli spettatori temono il peggio, ma nel quarto periodo lo si rivedrà di nuovo in campo. Le prove di fuga tentate nel quarto precedente, si materializzano nell’ultimo: prima la virata di Jackson con annesso lay-up dall’alta parabola, poi Caron Butler mostra il solito telefono dopo aver mandato a segno la bomba (su assistenza sontuosa di Derek Fisher) del 76-90. La chiosa è, come è giusto che sia, di Serge Ibaka: gioca a meraviglia il pick&roll con Sefolosha e da 3 metri manda a bersaglio il canestro del +17 OKC a 7′ dal termine. Giusta e meritata la standing ovation che coach Brooks gli riserva poco dopo. Attenzione, dunque, al fattore Ibaka, che può seriamente rimettere in carreggiata i Thunders dell’MVP.
SAN ANTONIO SPURS: Leonard 10, Duncan 16, Splitter 4, Green 8, Parker 9, Ginobili 23, Diaw 6, Baynes 5, Mills 3, Belinelli 6, Bonner, Joseph 5, Ayres 2.
OKLAHOMA CITY THUNDERS: Durant 25 e 10 reb, Ibaka 15, Perkins 4, Jackson 15, Westbrook 26, Butler 5, Fisher 3, Adams 7, Lamb 6, Thabeet, Jones.
Nato a Napoli, il 23/6/1994. Ex calciatore, attualmente redattore NBA per partenopress.com e basketinside.com; inviato sul Napoli per Il Roma. Studente di giurisprudenza all'Università Federico II di Napoli.
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